di Giorgio Coluccia
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>GALLIPOLI (dal nostro
corrispondente)</strong> | Se la miglior difesa, con due soli gol subiti,
è stata ormai spassionatamente messa in risalto, lo stesso non
può dirsi dell'attacco, venuto fuori specialmente negli ultimi
impegni. Il reparto offensivo del Gallipoli è in ripresa, dopo
un inizio un po' stentato. È il terzo migliore attacco del
girone B con 9 gol (dopo Arezzo con 13 e Ternana con 12) e
distribuisce le sue reti tra attacco (5 centri, 3 di Ginestra, 1 per
Di Gennaro e per Marzeglia) e centrocampo: ben 4 i sigilli del
reparto centrale di cui 2 di Cangi e 1 a testa di Mounard e Russo.
Ancora a secco il regista Gennaro Esposito, colui che segna poco, ma
ama far segnare. E per cui la soddisfazione di costruire un'azione da
gol può essere più forte della gioia di siglare una
rete personale. «Il gol non è roba mia, ma degli
attaccanti e dei centrocampisti offensivi - ama sottolineare
Esposito, 23 anni, napoletano, 2 gol in carriera con Torres e Juve
Stabia -. Il mio obiettivo è quello di far girare la squadra e
lanciare gli esterni ed è già un orgoglio e una
felicità simile al gol, vantare al mio fianco due
centrocampisti andati a segno su azione come Mounard e Russo, oltre
ai due sigilli dell'esterno Cangi. Chiaro che il dato dei sei
marcatori diversi in queste prime sei gare di campionato alimenti in
me la voglia di cercare il gol».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Ora c'è il Foggia,
la squadra sosterrà la rifinitura nella giornata di sabato,
entrando pienamente in clima derby, il secondo stagionale dopo quello
appulo-lucano di Potenza: «Ci presenteremo su un campo
difficile, dove non so quante e quali squadre riusciranno a far punti
- evidenzia il play arrivato in prestito dal Siena -. Il Gallipoli
proverà ad imporre il proprio gioco anche nel prestigioso
Zaccheria. Per consolidarci in vetta contro una squadra che ha
talenti come Del Core e Salgado». Nel match dello «Zaccheria»
il napoletano giallorosso ritroverà Pecchia da avversario dopo
aver ricevuto consigli ai tempi del Siena: «Fabio è un
modello per un centrocampista giovane come me, visto che pochi come
lui, con una laurea in mano, continuano ancora a giocare alla sua età
dopo aver vissuto esperienze importanti in serie A. Ho potuto
ammirarlo a Siena, quando a 19 anni sono arrivato dal Napoli voluto
dal d.s. Perinetti». Ma domenica sul rettangolo verde ci sarà
poco spazio per la tenerezza e i ricordi. Il derby non vuol perderlo
nessuno. Sarà una gara naturalmente ricca di insidie, anche
considerato il buon momento dei dauni. Dalla loro, però, i
giallorossi di Giannini (che recupera Cangi dopo il doppio turno di
squalifica, ma perde i centrali difensivi Molinari e Monatti, certo
l’utilizzo dal primo minuto dell’esperto Savino) hanno
l’entusiasmo e la fiducia derivanti dallo splendidi avvio di
stagione e non vogliono certo fermarsi qui. Arbitra Gallione di
Alessandria.</p>
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