di Roberto Fonte
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>SALICE SALENTINO</strong> |
Ci sarà un leccese alla finalissima di Torino del Festival del
Cabaret, che affiancherà altri personaggi, che arrivano da
tutta l'Italia, nella serata dell'11 ottobre. Il Teatro Nuovo di
Torino, infatti, ospiterà il leccese <strong>Antonio Innocente</strong>,
che è intervenuto alle selezioni insieme ad altri artisti
provenienti da varie regioni d'Italia. Dopo il tricasino Corrado
Nuzzo, che i più ricorderanno per le sue performance a «Mai
dire lunedì», e dopo le straordinarie ragazze di
Martano, Ciciri e Tria, che hanno esordito sul palco di Zelig, o
ancora, il simpaticissimo Martino Meuli, di Martina Franca piuttosto
conosciuto a Lecce (ve lo ricordate a fare da spalla a Marco Milano,
il popolare «Mandi Mandi»?), Antonio Innocente arriva
alla ribalta e salirà domani sul palco del teatro nuovo di
Torino. La serata di sabato 11, infatti, è dedicata al «XVII
Festival Nazionale del Cabaret» una tra le più
importanti manifestazioni nazionali rivolte alla nuova comicità
italiana e a lei interamente dedicata, ideata e diretta da <strong>Mauro
Giorcelli</strong>, e organizzata dall'associazione culturale Il
Coro/Cabanews. Di scena, dunque, ci saranno dodici concorrenti
individuati nel corso dell'anno attraverso diverse sessioni di
provini. Ed ecco i nomi: Fabio Certelli (Roma), Paolo Faroni
(Alessandria), Federica Ferrero (Torino), Paolo Franceschini
(Ferrara), Gnomiz (Torino), Cristiana Maffucci (Torino), Katia
Morales (Milano), Peppe & Ciccio (Siracusa), Max Pieriboni
(Varese), Tac & Punto (Catania). Oltre a loro due pugliesi,
Carmelo Mianulli di Taranto, e appunto il salentino Innocente.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Originario di Salice
Salentino, Antonio (che dice di avere un nome da «Un giorno in
pretura», che poi sottolinea «in pretura fortunatamente
non ci sono mai stato, per via del cognome sempre») vive da
otto anni in Emilia Romagna, a Bologna, ma porta nel cuore la sua
terra. Sul palco, più che altro, fa il clown, o meglio, il
«Cabaclown» dal titolo della sua caratteristica
esibizione. Un promiscuo, tra l'attività del cabarettista e
quella del clown. La sua comicità, però, è
improntata al teatro comico, quello che per lui è stato per
anni oggetto di studio, così come i teatri di prosa,
drammatico, sperimentale. Ha frequentato alcune scuole di teatro, la
prima a Lecce, la seconda a Milano, cimentandomi nel metodo
Stanislawski, e Actors Studio di New York. Lo spettacolo che proporrà
domani è basato sulla gestualità, tipica del clown, e
sui tempi comici. Per diverso tempo è stato il supporter di
Dado Tedeschi di Zelig (quello del «Sono stato al sexy shop
dell'Ikea, ma non mi è piaciuto. C'erano solo fighe di legno»,
ve lo ricordate?) per il quale apriva diversi spettacoli, di un
quarto d'ora, venti minuti, o anche solo cinque, all'occorrenza.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Oggi, Antonio è
impegnato nell'istituzione di un laboratorio comico teatrale, che si
farà a Modena, ma anche a Bologna, e nel quale sono coinvolte
diverse persone in qualità di autori, come lo stesso Tedeschi,
o Marco Tagatte, molto vicino a Paolo Rossi. Sabato, intanto, ci
saranno tra gli ospiti Urbano Moffa, Tom Corradini, Roberto Russo,
Paolo Bonelli, e i Colti Sul Fatto. Il ruolo di madrina spetterà
invece, all'attrice torinese Margherita Fumero, che quest'anno
presiederà, tra l'altro, la giuria. Conduttore sarà
poi, Riky Bokor, da sette anni presentatore ufficiale della
manifestazione. In giuria, oltre alla stessa Fumero, il regista
Massimo Scaglione, l'umorista Emilio Isca, il direttore del Centro
documentazione comicita italiana, Michele Rossi. E poi, l'attore
Gianpiero Perone, Marco Dottore, organizzatore, e i giornalisti Luca
Galtieri (Tgevents.it), Andrea Becchio (News Spettacolo), Franco
Cannavò (La Tampa). Il Festival è patrocinato dal
ministero per i Beni culturali, Regione Piemonte, Provincia di Torino
e Comune di Torino.</p>
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