di Roberto Fonte
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | <strong>Saverio Congedo</strong> si dimette dal
Consiglio, e <strong>Pietro Scrimieri</strong> espone la sua relazione su un tema
sempre caldo: Lupiae Servizi. È di questa mattina, infatti, in
consiglio comunale nel corso del quale, il direttore generale della
società partecipata Lupiae Servizi, Pietro Scrimieri, ha
spiegato che, per risolvere la situazione dei debiti, bisogna
cominciare da una diversa pianificazione delle risorse umane. E di
risorse umane, di lavoro, si è discusso nel corso del
consiglio dell'assise comunale. Scrimieri pensa ad una diversa
organizzazione aziendale, e dice che la Lupiae ha istituito un
ufficio per la riorganizzazione del personale. Il principale costo è
quello del lavoro – sottolinea – per questo occorre valutare le
prestazioni e il rendimento di ogni singolo dipendente, con
l'obiettivo – dice – di pianificare lo sviluppo e capire quelle
che sono le esigenze del personale. E poi ancora, parla
dell'istituzione di un ufficio legale e per gli affari generali.
Occorre prevenire – spiega – tutti i contenziosi in relazione con
i collaboratori. Assicurare i coordinatori del servizio e del
personale che dovranno – dice – interfacciarsi con gli impiegati
comunali, con i funzionari per capire quali debbano essere i punti di
miglioramento della stessa. Occorre poi – dice – ottimizzare le
risorse per migliorare la produttività dell'azienda. Dal punto
di vista amministrativo, l'attenzione va anche sul costo del lavoro,
dove l'assenteismo è molto alto – sottolinea il direttore
generale – rispetto ad altre aziende private. Per questo motivo, da
un po' di giorni è stato attivato un monitoraggio dei
lavoratori, con un report giornaliero delle presenze. Intanto, il
consiglio comunale ha approvato con i voti della maggioranza, la
ricostruzione del capitale sociale. Il comune verserà nelle
casse della Lupiae Servizi un milione 352mila euro per la copertura
dell'ultima trance di perdita del 2007.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>LE DIMISSIONI DI SAVERIO CONGEDO</strong> | Il
consiglio è stato l'occasione per il consigliere comunale de
La Città, Saverio Congedo, di ufficializzare la notizia dei
giorni scorsi, quella relativa alle sue dimissioni. Che giungono –
dice – per dedicarsi con maggiore attenzione alla sua attività
di consigliere regionale. Dimissioni che sono state rassegnate e al
seguito delle quali sono replicate dichiarazioni di stima dei
consiglieri, <strong>Paolo Cairo</strong>, <strong>Massimo Lanzilao</strong>, <strong>Wojtec Pankiewicz</strong>, e del
presidente del consiglio dell'assise, <strong>Eugenio Pisanò</strong>.
Quest'ultimo dice di non poter dimenticare i tredici anni di politica
cittadina trascorsi insieme. Il prossimo, a prendere il posto di
Congedo, sarà il commercialista <strong>Umberto Mele</strong>.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>L'INTERVENTO</strong> | «Caro Presidente,
caro sindaco, cari colleghi, come già anticipato nei giorni
scorsi ho maturato la decisione di rassegnare le dimissioni dalla
carica di consigliere comunale e ritengo doveroso ufficializzarle e
puntualizzarne le ragioni qui da questi scranni sui quali ho potuto
conseguire straordinarie lezioni di cultura politica e
amministrativa, misurandomi sia con le aspettative strategiche che
con i concreti problemi quotidiani della mia terra e della mia
gente».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Esordisce così, Saverio Congedo
in consiglio comunale, nel corso della seduta di questa mattina a
Palazzo Carafa. Congedo fa un riferimento a «La Città»
il movimento politico da lui fondato, e da lui ufficialmente
rappresentato in assise. Passa il testimone a Mele, primo dei non
eletti, consentendo al gruppo di continuare a lavorare a pieno
regime. Ha poi aggiunto: «Saluto tutti i dipendenti comunali,
l'intera struttura, tutti coloro che prestano la loro opera al
servizio dell'amministrazione, che ne fanno concretamente funzionare
uffici e servizi, ringraziandomi per non avermi fatto mai mancare il
supporto della loro collaborazione, nella consapevolezza, che anche
le nostre migliori intenzioni passano attraverso il loro impegno,
sovente oscuro». Ha poi ringraziato i consiglieri comunali, «di
cui ho potuto – dice – di cui ho potuto apprezzare l'entusiasmo,
la voglia e la capacità di imparare e di fare, la crescente
competenza che ne fa ogni giorno di più importanti valori
aggiunti dell'intera città. Con qualche nostalgia saluto i
colleghi di più lunga data, coloro con i quali ho condiviso
responsabilità di forza di governo e coloro con i quali, meno
recentemente, ho combattuto battaglie di opposizione al
centrosinistra guidato nel '95 dal professor <strong>Stefano Salvemini</strong>,
galantuomo che ho sempre stimato e che ricordo sempre con molto
affetto. Un momento politico importante che ha significato per me
l'esordio dell'impegno istituzionale e che mi ha permesso di vivere
da protagonista la delicata fase della fine della Prima Repubblica,
la prima volta dell'elezione diretta dei sindaci e gli albori di un
bipolarismo che gli anni stanno sempre più consolidando».</p>