Data pubblicazione: 09/10/2008 | INTERVENTI
Minacce tramite sms a Marcello Petrelli. Interviene Alberto Maritati
Il sottosegretario alla Giustizia del Governo Prodi, Alberto Maritati, interviene sulla storia di minaccia tramite sms che ha coinvolto l’avvocato Petrelli. «L’intimidazione ha un valore grave, sia per la forma che per il contenuto».
<p style="text-align: justify;"><strong>LECCE </strong>| Sulle minacce tramite sms da parte di persone anonime, nei confronti di Marcello Petrelli, interviene il sottosegretario alla Giustizia del governo Prodi, Alberto Maritati sottolineando che «l’intimidazione rivolta via sms all’avvocato Petrelli, ha un valore grave, sia per la forma che per il contenuto, non solo richiede una forte convinta solidarietà allo stesso avvocato, nella certezza che nessuno può privare qualsiasi cittadino della migliore difesa possibile, ma richiede anche una riflessione più ampia. Questo messaggio terroristico infatti segna l’ennesimo atto, nella nostra terra, di presenze inquietanti ed inquinanti, che non esitiamo a definire di tipo fascista». L’avvocato Petrelli è il difensore di alcuni giovani, ritenuti possibili anarchici, finiti sotto processo per alcuni episodi dell’ex centro di accoglienza di San Foca, il «Regina Pacis». «Avvocato stai attento che quando vuoi capisci. Non difendere più gli anarchici che non ti conviene. Gli amici», era questo il testo del messaggio inviato da anonimi, forse da una cabina telefonica, lo scorso 7 ottobre. A denunciare il fatto alla Digos, è stato proprio lo stesso Petrelli, «Gli episodi sono ormai troppoi, rilevanti o apparentemente minori, che tendiamo a sottovalutare e che invece esprimono tentativi di sopraffazione violenta e immotivata, frutto di ideologie sconfitte dalla storia e del clima culturale-politico sempre più refrattario a qualsiasi regola. Mi auguro – conclude Maritati - che le forze politiche e le amministrazioni cittadine, a volte distratte, reagiscano con decisione, ed operino concordemente per il ripristino di un clima in cui essenziale riferimento per i comportamenti di tutti siano i valori profondi della nostra costituzione».</p>