Data pubblicazione: 09/10/2008 | POLITICA
Per riavere il trattore avrebbe dovuto sborsare 9mila euro. Estorsore finisce in manette
Martano. Massimo Trovè, di 40 anni, volto già noto alle forze dell'ordine, è stato arrestato con le accuse di estorsione ed inosservanza degli obblighi imposti dalla misura di prevenzione sorveglianza speciale antimafia.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>MARTANO</strong> | Colpi di
frusta ad un uomo al quale era stato rifilato il trattore, con tanto
di aratro e fresa, e al quale per riaverlo indietro gli aveva chiesto
9mila euro. Un episodio quanto mai singolare, che si è
verificato ieri a Martano, verso le 12, nel cuore della Grecìa
salentina. Ad essere presi di mira è stata una coppia di
30enne del posto, che però non si sono fatti intimidire più
di tanto, piuttosto sono stati colti di sorpresa dalla strana
proposta, che dopo averla denunciata ai carabinieri hanno riottenuto
nel giro di pochi minuti tutta l'attrezzatura per la campagna e hanno
fatto in modo che il loro estorsore finisse in manette. Che sono
state strinte ai polsi di Massimo Trovè, un 40enne già
noto alle forze dell'ordine, per reati contro la persona e per
associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di
cocaina con la Calabria. Nove duri anni di reclusione a seguito dei
quali era uscito con l'indulto e che attualmente lo ha visto
sottoposto a una misura di sorveglianza speciale antimafia.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Stando a quella che è
una prima ricostruzione di quanto effettuato dai militari della
locale tenenza di Martano, Trovè, intorno a mezzogiorno,
avrebbe chiesto dopo essersi presentato all'interno della tenuta
campestre di visionare il trattore di marca Same, eventualmente per
acquistarlo. Solo che, non è dato sapere in che modo, quella
conversazione ha assunto una piega decisamente differente, tanto che
quel trattore agricolo sarebbe stato preso da Trovè che poi
per farglielo riavere indietro gli avrebbe detto di consegnargli
9mila euro in contanti. Con lui, appresso, c'era pure un frustino,
col quale avrebbe probabilmente avrebbe pensato di essere più
convincente. L'uomo vittima del sorpruso, infatti, avrebbe subìto
delle percosse che gli sono poi state medicate dai medici sanitari
del pronto soccorso, che lo hanno giudicato guaribile con una
prognosi di 10 giorni.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Ma le minacce, stando a
quanto comunicato dai carabinieri, sarebbero state diverse.
Probabilmente le frustate sarebbero da attribuire ad un capitolo
delle percosse che l'uomo avrebbe voluto mettere in atto. Questo,
fanno sapere, sarebbe da attribuire ad alcune intimidazioni che
sarebbero giunte nel caso in cui i soldi non fossero stati versati
nelle sue tasche. I carabinieri coordinati dai militari della tenenza
di Maglie, e dal maggiore Andrea Azzolini, hanno ascoltato la
versione fornita dai coniugi, e hanno poi effettuato una
perquisizione all'interno di «Villa Ornella», masseria di
sua proprietà, che si trova nelle vicinanze di Carpignano
Salentino. Proprio lì, al suo interno, i militari hanno
trovato trattore e attrezzi agricoli, che sono stati subito
restituiti ai legittimi proprietari. Intanto, l'uomo, ora chiamato in
giudizio, è stato arrestato e dovrà rispondere delle
accuse di estorsione e inosservanza degli obblighi della misura di
prevenzione di sorveglianza speciale antimafia.</p>
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