Data pubblicazione: 09/10/2008 | CRONACA
Spunta un albergo nel cantiere edile, ma è senza concessione e viene sequestrato
Torre Lapillo. Sequestrata una struttura ricettiva in fase di costruzione in territorio di Porto Cesareo. Doveva sorgere un albergo, tanto che erano state messe le fondamenta. La concessione però, non era arrivata ed è stato denunciato.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>PORTO CESAREO</strong> | La
struttura dev'essere definita del tutto abusiva. Perché non
aveva la concessione edilizia per potersi costruire. Quell'opera, a
due passi dal mare come documentano le foto della Guardia di finanza,
sarebbe dovuta diventare un albergo. Intanto, però, i lavori
si son dovuti fermare, perché le dovute concessioni, il
responsabile della struttura non ce le aveva, tanto da essersi preso
una denuncia. La domanda per ottenere la concessione edilizia, però
era stata già avanzata a suo tempo, tanto che il proprietario,
un 35enne di Veglie, aveva preparato tutti gli incartamenti che
sarebbero poi stati inoltrati al Comune di Porto Cesareo, all'Uffico
urbanistica. L'uomo di Veglie avrebbe voluto probabilmente ottenere,
in tempi stretti, quella concessione, in modo da poter edificare
quell'opera, probabilmente pronta per la prossima stagione estiva.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Stando, però, a
quelli che sono i controlli da parte dei miliati della Guardia di
finanza di Lecce, del comando provinciale, e della brigata di Porto
Cesareo, il titolare dell'opera non avrebbe atteso i tempi
burocratici da parte degli uffici preposti per la realizzazione, e
quella zona, che comunque risulta edificabile, sita in Torre Lapillo,
è stata messa sotto sequestro. Si trova, come detto, proprio
vicino alla costa, a circa 20, 30 metri da mare. L'imprenditore di
Veglie è stato, così, denunciato a piede libero,
all'autorità giudiziaria. Intanto, dalla finanza sottolineano
che a loro la segnalazione è giunta al numero di pronto
intervento 117 in maniera anonima. Ed è per questo che sul
posto si sono recati i militari della brigata cesarina per capire se
quella telefonata, che parlava di un albergo quasi del tutto
costruito, fosse esatta, o frutto di un qualsivoglia scherzo
telefonico. Di fatto, giunti sul posto, hanno visto un maestoso
cantiere, solo che sul posto non c'erano né geometri, operai,
architetto. Nessuno, insomma. Intanto, le indagini vanno avanti, al
fine di capire quale possa essere stata l'impresa edile ad aver messo
su gli scavi e le fondamenta. Il proprietario che aveva presentato il
progetto è stato denunciato, e l'area dov'era sorto il
cantiere della struttura ricettiva, di circa 300 metri quadri situato
su una zona di 800 metri quadri è stato sequestrato.</p>