Data pubblicazione: 08/10/2008 | CRONACA
Arrestato 60enne della Scu dopo aver violato gli obblighi imposti dalla legge
I militari di Matino, nella mattinata di oggi, hanno arrestato nelle campagne di Casarano, Attilio Gerundio, con l’accusa di aver violato gli obblighi della legge e per aver guidato senza patente. Ritornato in carcere, invece, un giovane di Ugento.
<p style="text-align: justify;"><strong>MATINO</strong> | Una persona arrestata con l’accusa di inosservanza degli obblighi di sorveglianza speciale e guida senza patente. Nella mattinata di oggi, i militari della stazione di Matino, hanno tratto in arresto Attilio Gerundio, 60enne del posto, volto già noto alle forze dell’ordine, affiliato alla Scu, è stato tratto in arresto perchè avrebbe violato gli obblighi imposti dalla legge, e avrebbe guidato un’auto senza patente e sprovvista del bollo assicurativo. Durante un servizio di appostamento a Casarano, in contrada «Petrosa», introno alle 9 hanno visto giungere Gerundio a bordo di un’autovettura Mercedes Classe A. Alla vista dei militari, che gli avevano intimato l’alt, avrebbe effettuato un improvvisa manovra in testacoda, dandosi ad una fuga precipitosa. Da quel momento è nato un inseguimento tra il 60enne e i carabinieri tra le vie di campagna, la corsa è finita con l’arresto. Dopo i controlli di rito, i militari hanno sorpreso l’uomo senza patente e senza assicurazione del veicolo, che per questo motivo è stato sequestrato. Gerundio è stato condotto presso il carcere di Lecce «Borgo San Nicola».<br /><strong><br />UGENTO</strong> | Sempre nella mattinata di oggi, i militari della locale stazione di Ugento, hanno arrestato un giovane con l’accusa di rapina e lesioni personali. L’arresto è avvenuto su esecuzione di un’ordinanza di revoca degli arresti domiciliari e il ripristino della custodia cautelare. Alessandro Viva, 24enne del posto, è stato tratto in arresto dai militari della stazione nel mese di aprile 2007, su esecuzione di custodia cautelare a conclusione delle indagini per la rapina consumata il primo marzo dello stesso anno ai danni di un’agenzia assicurativa di Ugento. Viva, insieme ad un altro complice, sotto minaccia di armi, si è fatto consegnare dal titolare aggredito la somma in contanti di mille euro. Il giovane che si trovava in regime di arresti domiciliari presso la propria abitazione, dovrà scontare ora una pena definitiva di 3 anni e 8 mesi di reclusione presso il carcere di Lecce.</p>