Data pubblicazione: 08/10/2008 | CRONACA
Villa con piscina a Matino, e casa panoramica a Diso. Dilaga l'abusivismo edilizio
Sequestrate due abitazioni. La prima in agro di Matino, località «Pontuso», la seconda in località «Marina dell'Aia», nel territorio di Diso. Gli agenti della forestale hanno denunciato tre persone, due coniugi di Maglie e un uomo di Matino.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>MATINO</strong> | Due
strutture sequestrate per abusivismo edilizio. Una di queste aveva
addirittua la piscina. La scoperta è stata fatta dagli agenti
del Corpo forestale dello Stato che hanno sequestrato due grandi
strutture. La prima si trova in località «Pontuso»,
un territorio che si trova in agro del Comune di Matino, la seconda
in località «Marina dell'Aia», che invece ricade
nel Comune di Diso. Insomma, due strutture completamente differenti
per costruzione ma accomunate dal fatto che fossero state costruite
su un territorio vincolato. Ma andiamo con ordine. La prima
struttura, quella in territorio di Matino, è stata posta sotto
sequestro dagli agenti del comando stazione forestale di Gallipoli,
durante un'operazione di controllo mirato a reprimere la deturpazione
del paesaggio e del suolo, in modo particolare lungo i crinali più
belli del Salento, dal punto di vista della posizione panoramica. La
struttura, come detto, aveva pure la piscina di 8 metri e mezzo per
12 metri e mezzo, e con una profondità di due metri. Da una
parte c'è l'accesso di tipo panoramico, e sulle pareti della
vasca sono presenti delle aperture per l'illuminazione. In questo
caso, i lavori sono stati realizzati senza però avere il
permesso per costruire o altro titolo che potesse consentirne la
realizzazione. Tanto che gli agenti hanno denunciato un uomo nato e
residente a Matino, risultato responsabile della costruzione della
struttura.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">L'altra struttura,
invece, che si trova alla periferia di Diso, interessa un terreno di
circa 1200 metri quadrati, su cui era stato realizzato un immobile a
due piani, difforme al permesso di costruire, e che si stava
realizzando, tra l'altro, in una zona sottoposta a vincolo
paesaggistico-ambientale, nonché a vincolo idrogeologico. Il
permesso di costruire avrebbe autorizzato soltanto la realizzazione
di una superficie di circa 250 metri quadri fra piano terra e piano
interrato. mentre di fatto si è passati ad una superficie di
circa 350 metri quadri, con un esubero di circa 100 metri quadri.
Questa volta, il sequestro, è stato messo in atto dagli agenti
del comando stazione forestale di Tricase, alle dipendenze del
comando provinciale di Lecce, durante un controllo mirato a reprimere
il fenomeno dell'abusivismo edilizio. Per questa seconda struttura,
nei guai sono finiti due coniugi, nati e residenti a Maglie.</p>
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