Data pubblicazione: 08/10/2008 | CRONACA
«Avvocato statti attento», minacce telematiche per il difensore degli anarchici
Lecce. L'avvocato ha ricevuto un sms intimidatorio, probabilmente recapitatogli da una cabina telefonica, nel quale si dice di non difendere i giovani anarchici nel processo in Appello del 9 ottobre prossimo. Le indagini della Digos.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> | Un sms di
minaccia è stato recapitato sul cellulare del difensore degli
anarchici, l'avvocato leccese Marcello Petrelli, di 53 anni,
difensore del gruppo di giovani anarchici che avrebbero compiuto una
serie di azioni negli scorsi anni contro l'ex Centro di permanenza
temporanea di San Foca, l'istituto «Regina Pacis». Le
azioni dei giovani anarchici si sarebbero estese anche nei confronti
della Curia leccese e varie multinazionali. Il messaggio
intimidatorio recapitato al difensore Petrelli recita così:
«Avvocato stai attento che quando vuoi capisci. Non difendere
più gli anarchici che non ti conviene. Firmato Gli amici».
A cui seguono due sigle Rfi e Msi. Petrelli ha prontamente denunciato
quanto ricevuto in questura agli agenti della Digos, che hanno già
aperto delle indagini. L'appuntamento con gli anarchici davanti ai
giudici della Corte d'Appello di Lecce, per il processo di appello è
per il 9 ottobre prossimo. I giovani furono arrestati il 12 maggio
del 2005 dalla Digos in quella che fu definita l'operazione
«Nottetempo». Per alcuni di loro, per l'esattezza otto,
la sentenza emessa il 12 luglio dello scorso anno li portò
all'assoluzione dal reato di associazione eversiva.</p>