di Paolo Franza
<p style="text-align: justify;"><strong>GALATINA</strong> | Sono i ragazzi dell’Istituto Statale d’Arte di Galatina, scuola che ha dato alla città la denominazione di «Città d’Arte», i primi protagonisti del restauro della tela dell’Assunzione di Maria (3,46 metri per 2,52), conservata all’interno della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo in Galatina. La tela è stata realizzata intorno alla fine del 1600, non si conosce l’artista dell’opera, ma il professore di storia dell’arte dell’Isa, e anche responsabile del progetto, <strong>Andrea Cappello</strong>, non esclude che il nome possa uscire durante il restauro. Nella giornata di ieri, con l’aiuto dell’impresa «Matullo» di Calimera, i ragazzi hanno tolto la tela, trasportandola a piedi all’interno della scuola. Per la prima volta, in concomitanza dei 110 anni dalla fondazione dell’Isa Galatina, il lavoro di restauro verrà eseguito all’interno della struttura, dove è stato allestito un laboratorio adatto al lavoro e dove tutti gli studenti potranno vedere in presa diretta tutte le fasi della restaurazione. Grazie ad un co-finanziamento, ottenuto dall’Istituto d’Arte, dalla Provincia di Lecce e dai privati, di 11mila euro, i ragazzi avranno la possibilità di approfondire l’affascinante mondo della conservazione delle opere d’arte. Sono pochi i fortunati ragazzi che avranno la possibilità di partecipare al corso di «eccellenza», il professore ne ha scelti solo 20 tra le classi III, IV, e V D e V E. Il corso avrà la durata di 50 ore, e al termine del quale, intorno alla fine di dicembre, sosterranno un esame con giudizio davanti a degli esperti della Sovrintendenza e dell’istituto. La dirigente dell’Istituto d’Arte, <strong>Loredana Di Cuonzo</strong>, si dice molto soddisfatta per la possibilità che la scuola offre agli studenti, sostenendo che «la scuola non è fatta solo di teoria, ma deve anche essere un laboratorio nel vero senso della parola». Le restauratrici che seguiranno i ragazzi nel corso del restauro, nominate dalla Sovrintendenza, sono <strong>Anna</strong> e <strong>Clara Calabrese</strong> che già hanno iniziato a farsi un’idea dell’opera da restaurare, sostenendo che sarà molto ricca di colori. Non è la prima volta che i ragazzi dell’istituto effettuano un restauro: già in passato, sempre il docente Cappello, aveva organizzato la restaurazione della tela del Martirio di San Paolo, «questo sarà un lavoro affascinante» sottolinea. È un momento, quindi, molto importante per gli studenti dell’Isa, che toccheranno con mano la realtà del restauro e impareranno a conservare di più le opere antiche.</p>