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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 07/10/2008 | AMBIENTE
Legambiente vuole «Salvare l'arte» dal dimenticatoio. Un percorso in treno e bici
Da Muro Leccese a Gallipoli, gli ambientalisti propongono una campagna di sensibilizzazione per valorizzare e promuovere il turismo e i beni artistici e culturali. Tante le opere prese di mira, tra cui San Pietro dei Samari e San Salvatore.
<p><!-- @page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } --></p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>GALLIPOLI</strong> | Legambiente pronta a sostenere il patrimonio artistico-culturale. E si intitola &laquo;Salvalarte&raquo; la campagna di sensibilizzazione per la tutela del patrimonio artistico minore, che questa volta fa tappa a Gallipoli. Si comincia con una carovana di bici aperta a tutti, che porter&agrave; tanti appassionati a pedalare lungo il circuito esterno della Citt&agrave; Vecchia, per chiedere l'urgente recupero delle Chiese San Pietro dei Samari e San Salvatore. A Gallipoli, dunque, di punta a salvaguardare l'arte attraverso un percorso itinerante. Insieme alle sue antichissime chiese e al Parco Regionale Isola di Sant&acute;Andrea e Litorale di Punta Pizzo, la citt&agrave; di Gallipoli &egrave; stata protagonista dell'appuntamento conclusivo di Salvalarte in Puglia. La campagna itinerante di Legambiente che da tredici anni si occupa di beni culturali e si batte per la conservazione e la valorizzazione dei tanti gioielli poco noti disseminati per lo &laquo;stivale&raquo;, sta attraversando l'intero Paese per accendere i riflettori sul patrimonio culturale &laquo;dimenticato&raquo;. L'edizione 2008 di Salvalarte punta il dito su 39 opere d'arte da sottrarre al degrado ed &egrave; all'insegna della mobilit&agrave; sostenibile grazie alla combinazione virtuosa di treno e bici, che sono gli unici mezzi di trasporto utilizzati. Un viaggio a emissioni ridotte, che Legambiente sta percorrendo insieme ai circoli Cicloamici Mesagne e Il Ciclone di Maglie della Fiab, la Federazione Italiana Amici della Bicicletta.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">L'appuntamento di Gallipoli &egrave; stato preceduto, ieri, dal passaggio di Salvalarte per Muro Leccese, dove, per l'occasione, &egrave; stata aperta alle visite la piccola chiesa di Santa Marina. Un gioiello bizantino in terra d'Otranto le cui origini risalgono, probabilmente, al decimo secolo, come si pu&ograve; scorgere dal vestibolo eretto, tradizionalmente legato alla cultura monastica. Questa mattina, invece, la nutrita carovana di ciclo-attivisti del Cigno Verde si &egrave; data appuntamento all'ingresso della Citt&agrave; Vecchia ed &egrave; partita per un tour guidato del centro storico cittadino, seguito da una passeggiata lungo il circuito esterno alla Citt&agrave; Vecchia alla scoperta delle chiese di San Pietro dei Samari e di San Salvatore, e dei sentieri del Parco Regionale Isola di Sant&acute;Andrea e Litorale di Punta Pizzo.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Chiesa a cupole emisferiche databile tra il XII e il XIII secolo dopo Cristo formata da due ambienti a pianta quadrata, San Pietro dei Samari costituisce l'unico esempio della provincia del fenomeno architettonico delle chiese a cupole in asse presente in Puglia. &Egrave; inoltre l'unica ad avere le cupole visibili nella loro forma pura, secondo un linguaggio tipicamente mediorientale. Inserita nel capitolo pugliese della guida &laquo;Gioielli ritrovati&raquo;, la chiesa-abbazia di San Pietro dei Samari deve la sua fondazione alla politica di ripopolamento delle campagne inaugurata dai Normanni a partire dal X-XI secolo e non, come molte testimonianze inducono a credere, ai monaci basiliani. Sulla cornice dell'avancorpo aggiunto nel XIX secolo come abitazione del sacerdote, corre un'iscrizione che attribuisce la fondazione della chiesa a Ugo di Lusingano, condottiero dei Crociati ritornato dalla Palestina nel 1148 e sbarcato a Gallipoli. La stessa iscrizione racconta che il condottiero crociato fond&ograve; la chiesa proprio sul punto dove San Pietro sbarc&ograve; reduce dalla Samaria.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&laquo;Oltre ad essere un unicum all'interno del patrimonio architettonico salentino, San Pietro &egrave; una delle poche chiese di Gallipoli che il Barocco non ha trasformato - sottolinea <strong>Maurizio Manna</strong>, presidente del circolo leccese di Legambiente -. &Egrave; significativo che ci si possa avvicinare a causa della minaccia di crollo, pericolo che &egrave; comune alla poco distante, ma altrettanto importante chiesa di San Salvatore&raquo;.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&Egrave; tornato su questi due &laquo;gioielli dimenticati&raquo; anche Federico Sacco, responsabile nazionale Salvalarte, che ha spiegato: &laquo;Se effettivamente restaurate, San Pietro dei Samari e San Salvatore potrebbero costituire ulteriori attrattive per rilanciare un turismo dolce e di qualit&agrave;, fatto di passeggiate a emissioni zero, lungo i sentieri del Parco Regionale Isola di Sant&acute;Andrea e Litorale di Punta Pizzo. Un modello che dovrebbe essere ripreso anche a livello regionale, per rilanciare la Puglia anche attraverso le sue tante piccole bellezze sconosciute&raquo;. Insieme all'arte, &egrave; stata protagonista di primo piano della tappa pugliese di Salvalarte anche la mobilit&agrave; eco-compatibile. Grazie alla promozione del turismo sostenibile e alla scelta di utilizzare come mezzi di trasporto solo la bicicletta e il treno infatti, il viaggio di Salvalarte in Puglia ha consentito un risparmio di 143 kg di anidride carbonica per ogni partecipante. Infatti, se gli attivisti del Cigno Verde avessero usato la macchina per coprire la distanza di 718 chilometri percorsa nella tappa pugliese di Salvalarte avrebbero emesso 167 chilogrammi di anidride carbonica ciascuno, mentre usando il treno e la bicicletta ne hanno emessi solo 24 chilogrammi. Nel settore della mobilit&agrave; sostenibile, inoltre, va riconosciuto l'impegno della Regione Puglia, che ha reso gratuito il trasporto delle bici su treno; della Provincia di Lecce, che grazie a un progetto di Legambiente ha messo a disposizione dei viaggiatori in treno ben 155 biciclette distribuite nei punti strategici del territorio a prezzi contenuti; e delle Ferrovie del Sud-Est, che, ove possibile, hanno reso il servizio di mobilit&agrave; intermodale realmente praticabile. La carovana di ciclo-attivisti del Cigno Verde proseguir&agrave; il suo viaggio nelle Basilicata, e precisamente a Montalbano Jonico (Mt), dove arriver&agrave; il 9 ottobre.</p> <p>&nbsp;</p>
L'EDITORIALE
Diretta in streaming con la radiocronaca della partita e la differita.
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CAMPIONATI ITALIANI
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La società di Franco Alemanno conquista 3 ori e 3 bronzi individuali.
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A pochi giorni dalla fine del campionato il Lecce lotta per la salvezza.
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di Giorgio Coluccia
Zampa: «Abbiamo ancora fame, vogliamo arrivare in serie B subito».
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La Dimcar Falchi Ugento vincono tre set. Ora secondi in classifica.
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