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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 06/10/2008 | CRONACA
Latitante pregiudicato legato al clan della Scu, arrestato: dovrà scontare l'ergastolo
Arrestato il latitante Carmelo Fiorentino, di 47 anni, pregiudicato. Gli agenti di polizia della Squadra mobile leccese, lo hanno trovato in un casolare di campagna con la moglie. Dovrà scontare la pena dell'ergastolo in carcere.
<p><!-- @page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } --></p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> | Catturato latitante. Dovr&agrave; scontare la pena dell'ergastolo per i reati di omicidio e di occultamento di cadavere, oltre che porto abusivo di armi da fuoco, e associazione per delinquere di stampo mafioso. Si tratta di <strong>Carmelo Fiorentino</strong>, di 47 anni, latitante e pregiudicato. &Egrave; stato arrestato nella notte dagli agenti di polizia della Squadra mobile della Questura di Lecce, guidati dal dirigente del settore, il vice questore aggiunto, <strong>Annino Gargano</strong>. Di lui si &egrave; parlato di recente, il 4 settembre scorso, quando, gli agenti catturarono <strong>Umberto Zingarello</strong>, di 43 anni, leccese, che fu catturato sempre dagli agenti della Squadra mobile leccese a seguito di un blitz che avevano portato a termine. In quell'occasione, Zingarello, latitante pluripregiudicato per associazione a delinquere di stampo mafioso, fu catturato e affidato alla giustizia, con la quale sconter&agrave; la pena dell'ergastolo. Allo stesso modo di Zingarello, Fiorentino &egrave; ritenuto affiliato al clan &laquo;De Tommasi-Cerfeda-Lezzi&raquo; della Sacra Corona Unita. Fiorentino, che ha precedenti anche per associazione a delinquere di stampo mafioso, &egrave; stato sorpreso dalla Squadra mobile all'interno di un casolare di campagna recintato, con mura alte 2,5 metri, all'interno del quale c'erano due cani pitbull. E proprio durante l'ennesimo blitz, gli agenti hanno appurato si trovasse in compagnia della moglie. Il provvedimento di cattura ha avuto origine dalla condanna all'ergastolo sub&igrave;ta da Fiorentino per l'omicidio di <strong>Raffaele Riezzo</strong>, di 39 anni, vittima di &laquo;Lupara Bianca&raquo;, avvenuto a Lecce nel 1992. Le indagini, meticolose e accurate, sono state condotte dagli agenti della Squadra mobile, che all'epoca dei fatti, hanno consentito di raccogliere gravi elementi di responsabilit&agrave; per Fiorentino, cos&igrave; come per altri tre pregiudicati, e cio&egrave; <strong>Luigi Peciccia</strong>, <strong>Antonio De Vitis</strong><span>, e lo stesso Zingarello</span>. Un fatto di sangue che si inquadrava nei contrasti insorti tra opposte fazioni criminali, che operavano a Lecce all'inizio degli anni Novanta.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Fiorentino si era reso latitante a seguito di un'emissione di ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso in data 12 maggio 2008, dalla Procura generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Bari, a seguito del rigetto del ricorso presentato in Cassazione, in quanto condannato all'ergastolo, come si diceva, per i reati di omicidio e di occultamento di cadavere, oltre che per porto abusivo di armi da fuoco e altro. Carmelo Fiorentino &egrave; stato sorpreso all'interno di un casolare di campagna, recintato, con mura alte due metri e mezzo, e all'interno del quale c'erano i due pitbull. &Egrave; stato individuato a seguito di appositi servizi di pedinamento e di osservazione, effettuati anche in ore notturne dal personale della Squadra mobile, nell'ambito proprio di un'attivit&agrave; mirata alla sua cattura. Come detto, al momento dell'irruzione era ancora in compagnia della moglie. Il provvedimento di cattura ha avuto origine dalla condanna all'ergastolo per l'omicidio di Riezzo, il cui cadavere, come ricordammo gi&agrave; lo scorso 4 settembre (<a href="http://lecce.reteluna.it/portale/articolo.php?id=1000"><strong>http://lecce.reteluna.it/portale/articolo.php?id=1000</strong></a>), non fu mai ritrovato. Fiorentino &egrave; stato dunque trovato all'interno di un casolare in agro di Frigole, all'interno di un manufatto posto in area agricola. Lo stesso, favorito nella latitanza dalla convivente, era stato trovato in possesso del passaporto e di una carta d'identit&agrave; intestate ad altra persona con sopra apposta abilmente la propria foto. Documenti comunque non denunciati, smarriti o sottratti. Zingarello era stato trovato in possesso di armi, come una carabina, ad aria compressa, calibro 5,5 millimetri, munita di cannocchiale di precisione, nonch&eacute; di 138 pallini in piombo dello stesso calibro, che teneva accanto al letto. Al termine delle formalit&agrave; di rito, Fiorentino &egrave; stato condotto presso la casa circondariale di Lecce.</p> <p>&nbsp;</p>
L'EDITORIALE
Diretta in streaming con la radiocronaca della partita e la differita.
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