di Alessandro Donno
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>ROMA</strong> | A Simone risponde Simone. Alla prima realizzazione in questo campionato del «Tir» con la partecipazione di Carrizo, risponde a un minuto dal termine un gol di una meteora, che pochi ricordavano giocasse ancora, un certo Inzaghi, e non il fuoriclasse del Milan lustrato di Champions e trofei, ma il fratello, eterno panchinaro ovunque decida di giocare. Lo era anche oggi fino all’ 81’, quando Delio Rossi in preda ad una crisi di astinenza di gol, lo ha gettato nella mischia per cercare un ipotetico guizzo per strappare almeno un punto. Si è ripetuto dunque il film già visto a San Siro, Mourinho in panico mette Cruz che stende i salentini dopo ottanta minuti di barricate. Sugli spalti circa mille sostenitori giallorossi e quarantamila laziali a credere ancora nel sogno chiamato «capolista», i due tecnici cambiano poco rispetto all'ultima gara, nel Lecce più difensivo come a «San Siro» novità Esposito per Antunes a sinistra, mentre nella Lazio resta fuori il brasiliano Cribari per il ceco Rozehnal. La Lazio parte propositiva, e comincia subito a macinare il suo gioco mentre gli uomini di Beretta indugiano e non lasciano spazi tra le linee al trio d’attacco biancoceleste. Al 9' prima vera occasione del match con Pandev che vede l'inserimento di Mauri che sorprende la difesa salentina, stoppa la sfera ma calcia alto di poco. All’11’ risponde il Lecce con Nacho Castillo che riceve un lancio dalla retroguardia e una volta in area calciato potente con Carrizo che blocca in due tempi. Al 14' punizione ad effetto dell’ex Ledesma che viene deviata in angolo da Benussi. I padroni si fermano spesso sulla trequarti senza riuscire a sfondare, e al 26' inaspettatamente il Lecce passa in vantaggio con un contropiede di Polenghi che dalla destra crossa in area per Tiribocchi bravo a schiacciare di testa, il resto lo fa Carrizo ed è 1-0 per i salentini. Lecce vicino al 2-0 quando al 36’ Tiribocchi a pochi passi da Carrizo viene fermato in scivolata dal prodigioso intervento di Siviglia, altro ex del match.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Primo tempo finito e sull’«Olimpico» come sulla Lazio piomba una nuvola di pioggia insistente che accompagnerà tutti i restanti 45’.Nella ripresa Lazio più determinata, ma sembra non riuscire a produrre molto, salvo qualche sortita offensiva dei singoli. Rossi manda in campo Meghni e Kolarov per Mauri e Radu, producendo una Lazio più offensiva, mentre Beretta inserisce Cacia per Tiribocchi, autore del vantaggio leccese. Al 66' il serbo Kolarov sfiora il pareggio con una punizione di interno sinistro, ma la palla scheggia la parte alta della traversa, al 70’ nuova occasione per la Lazio con l’indemoniato Foggia, su tutti i palloni, che spreca da pochi passi di destro dopo una buona azione confezionata dai compagni Brocchi e Meghni. Al 78' ancora Foggia vede la movenza di Pandev in area e lo serve, il macedone prende la mira ma calcia di poco a lato con il pubblico che resta stupito dalla poca precisione sotto porta degli avanti laziali. Minuto 81, da una parte, nel Lecce dentro Konan per Castillo, mentre sponda laziale Rossi inserisce alla disperata colui che deciderà di li a poco le sorti dell’incontro: Simone Inzaghi, che dopo due minuti dal suo ingresso si procura furbescamente una punizione dal limite battuta da Ledesma che calcia d'interno con la palla che lambisce il legno alla destra di Benussi. Quando il Lecce comincia a sognare l’impresa e il pubblico di fede biancazzurra ad abbandonare deluso gli spalti la Lazio pareggia: Zarate sfrutta come si deve un cross dalla destra, e dopo un fortunoso rimpallo sulla schiena di Fabiano, Inzaghi si ritrova un pallone d’oro sotto i piedi, e gettandosi di rapina sul pallone batte Benussi a sessanta secondi dal 90’. E’ 1-1, dopo Milano la beffa per gli uomini di Beretta è servita. Un punto per il quale, prima della gara molti avrebbero fatto carte false per ottenere, ma che giunto cosi lascia davvero l’amaro in bocca, confermando però la solidità, il cuore e la grinta di questo gruppo. Ed ora la sosta, che forse però con questa determinazione con cui il Lecce ha alzato la testa dopo Torino, è proprio di troppo.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;">Tabellino di LAZIO-LECCE 1-1</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">LAZIO: Carrizo; Lichtsteiner, Siviglia, Rozehnal, Radu (60' Kolarov ); Brocchi (82' S.Inzaghi), Ledesma, Mauri (49' Meghni ); Foggia, Zarate, Pandev.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">LECCE: Benussi; Polenghi, Stendardo, Fabiano, Esposito; Giacomazzi, Zanchetta, Ariatti; Caserta (70' Boudianski); Tiribocchi (72' Cacia), Castillo (82' Konan)</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Marcatori: 26’ Tiribocchi, 89’ S.Inzaghi</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;">Le pagelle del Lecce a cura di Reteluna.it:</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">BENUSSI 6</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">POLENGHI 6,5</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">STENDARDO 7</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">FABIANO 6,5</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">ESPOSITO 6,5</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">GIACOMAZZI 6</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">ZANCHETTA 6,5</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">ARIATTI 6,5</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">CASERTA 6</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">TIRIBOCCHI 6,5</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">CASTILLO 6</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">BOUDIANSKI 5,5</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">CACIA sv</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">KONAN sv</p>
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