Data pubblicazione: 04/10/2008 | POLITICA
Da Poggiardo, polemiche sulla nomina ad assessore provinciale di Gianfreda
Il capogruppo di maggioranza Giacomo Carluccio sulla nomina ad assessore provinciale di Gianfreda: «Al neo assessore - sottolinea - farò volentieri i complimenti quando dimostrerà di aver portato qualche reale beneficio al territorio».
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>POGGIARDO</strong> | In
merito a quanto dichiarato su alcuni organi di stampa dall’ingegnere
Aurelio Gianfreda, il capogruppo di maggioranza del Comune di
Poggiardo, <strong>Giacomo Carluccio</strong>, sottolinea: «Al neo
assessore Gianfreda farò volentieri i complimenti quando
dimostrerà di aver portato qualche reale beneficio al
territorio di Poggiardo. Certo i precedenti non sono confortanti
visto che in quattro anni e mezzo il consigliere provinciale
Gianfreda si è distinto soltanto per i soliti colpi di teatro,
la sterile polemica politica e lo spasmodico desiderio (finalmente
realizzato) di occupare una poltrona più degna. Tutto questo
senza incidere minimamente sui problemi di questo territorio. La sua
azione amministrativa, se dobbiamo dirla tutta, è stata
totalmente inesistente. Non si è registrato alcun suo
interesse sulla viabilità della provinciale Maglie-Santa
Cesarea che tanto disagio e drammi ha portato in questi mesi, non ha
inciso in alcun modo sulla vicenda dell’impianto di
biostabilizzazione, pur essendo amministratore di un ente che ha i
poteri per farlo, salvo poi, furbescamente, sfilare in veste privata
con i comitati contrari all’impianto. Vorremmo sapere dal
camaleontico neo assessore, se ora che siede sulla poltrona tanto
ambìta, riuscirà finalmente a dare qualche risposta e
beneficio a questo territorio. Pensando soprattutto alla vicenda
dell’impianto di biostabilizzazione, siamo curiosi di vedere come
riuscirà a far cambiare idea al presidente Giovanni Pellegrino
che solo qualche settimana fa, con annesso codazzo di tv e stampa,
venne a Poggiardo a gustare un aperitivo e a dire che i problemi
olfattivi, avvertiti e subìti da tutti, in realtà non
ci sono e che l’impianto funziona perfettamente. Vorremmo quindi
vedere come riuscirà a convincerlo della necessità di
chiudere un impianto che egli, sia in sedi istituzionali, che nei
vari comitati anti impianto, con toni e modi aspri, ha sempre
sostenuto essere inutile. A pensare male potrebbe sorgere il dubbio
che poiché l’accettazione di un incarico fiduciario come
quello assessorile implica una totale condivisione della linea
politica e dell’azione amministrativa dell’ente di appartenenza
il neo assessore abbia magari cambiato idea allineandosi a posizioni
diametralmente opposte a quelle tenute in precedenza. Sarà suo
compito, nei pochi mesi del suo incarico, convincerci del contrario.
Quando e se ciò avverrà saremo felici di fargli i
nostri complimenti».</p>
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