Data pubblicazione: 04/10/2008 | POLITICA
«L'autovelox è illecito? Si faccia una Commissione consiliare d'indagine»
Lecce. Il consigliere del Centro moderato Wojtec Pankiewicz sottolinea il senso di disagio vissuto da cittadini che si vedono multati per un autovelox che sarebbe posizionato tra due segnali, in profonda contraddizione. La commissione per fare chiarezza.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> | «La
polemica sul caso dell’autovelox posizionato all’ingresso di
Lecce a ridosso di due segnali di limite di velocità in
presumibile contraddizione perché posti a distanza
ravvicinata, continua a divampare». Sono le parole del
consigliere comunale del Centro moderato, Wojtec Pankiewicz, che
sottolinea: «Il consigliere Solero afferma che l’organo
gestionale, pur sapendo del problema riveniente dalla cartellonistica
stradale esistente, e pur in presenza di svariate richieste all’Anas
per rivisitare lo stato dei luoghi, ha disposto l’impiego del
controllo elettronico della velocità in un punto in cui la
segnaletica esistente non fornisce lo spazio temporale per ridurre la
velocità. La conseguenza è il forte disagio morale,
economico e professionale vissuto da molti cittadini multati e
privati della patente, che oggi devono trovare altrove tutela alle
loro ragioni. Il difensore civico Stabili afferma di aver ricevuto
tante lamentele. Premesso che auspico, non solo la prevenzione, ma
una dura repressione, con ogni mezzo, nei confronti di quei “pazzi”
che circolano a velocità elevatissime causando incidenti,
spesso con feriti e morti, devo precisare che altra cosa è
tendere “agguati” a cittadini corretti, rispettosi delle regole.
Perciò, delle due, l’una. O ha ragione Solero e chi ha
disposto il servizio deve essere censurato e i cittadini colpiti
devono ottenere ristoro. O si è proceduto correttamente e chi
ha disposto il servizio deve avere un pubblico encomio. A questo
punto solo una Commissione d’indagine potrà dire una parola
definitiva. Pertanto, lunedì prossimo, in occasione del
Consiglio comunale, ai sensi dell’articolo 59, comma 4, dello
statuto comunale, cercherò le otto firme (un quinto dei
consiglieri) necessarie in calce a un ordine del giorno che proporrò
per istituire sull’argomento una Commissione consiliare speciale
d’indagine, che in pochi giorni acquisisca atti e testimonianze per
fare piena luce sul caso».</p>