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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 03/10/2008 | SPORT
Il direttore sportivo Gino Dimitri stima il presidente Vincenzo Barba
Zoom sulla «mente» della società giallorossa, il direttore sportivo Gino Dimitri, arrivato dal Lecce. «Lavorando con un presidente straordinario - dichiara Dimitri - ho sfruttato il vantaggio di poter completare il nostro organico già ad agosto.
di Giorgio Coluccia


<p style="text-align: justify;"><strong>GALLIPOLI</strong> | Il primato &egrave; anche opera sua. La sua mano c'&egrave;, e si vede. Ha lasciato Lecce, il vecchio incarico nelle giovanili e il palcoscenico della serie A, per trasferirsi a Gallipoli a met&agrave; luglio, consegnando a Giannini i &laquo;pezzi&raquo; per costruire il giocattolo che ora diverte e conquista tutti. Il direttore sportivo Gino Dimitri lavora nell'"ombra", si fa vedere poco e nulla. Ma quando c'&egrave; da essere puntuali e freddi non lascia a desiderare. Seguendo le indicazioni del presidente Barba, ha miscelato l'esperienza di Ginestra e compagni, gi&agrave; protagonisti nella scorsa stagione, e la voglia di emergere di giovani prelevati dai vivai di Roma, Udinese e Siena. &laquo;Lavorando con un presidente straordinario - dichiara Dimitri 45enne originario di Calimera - ho sfruttato il vantaggio di poter completare il nostro organico gi&agrave; ad agosto. Poi, il "Principe" ha messo il marchio del suo lavoro, motivando chi era deluso per la mancata qualificazione ai playoff nello scorso torneo e aiutando a crescere i ragazzi di belle speranze, prelevati da societ&agrave; di A&raquo;. Tutti a Gallipoli, nonostante l'inizio quasi perfetto, ci vanno piano, la parola magica non vogliono n&egrave; sentirla, n&egrave; sussurrarla. Il diesse non fa eccezione: &laquo;Vietato sognare, il Gallipoli non deve guardare la classifica sino alla fine del mercato, a gennaio. Solo dopo le rivoluzioni di acquisti e cessioni, si avr&agrave; un quadro pi&ugrave; preciso sulla forza delle squadre&raquo;. Nel settore giovanile del Lecce ha lasciato un segno importante, ma il distacco forse non &egrave; stato troppo difficile. Per via di alcuni rapporti non proprio chiarissimi... &laquo;Sono cresciuto imparando il mestiere da maestri come Corvino e Regalia. Poi nell'ultima stagione ho sub&igrave;to la mortificazione di non poter scegliere neppure il tecnico della Primavera, ritrovandomi in squadra giocatori come Lovrecic, Bordon e Raschle, portati dal d.s. Angelozzi. Sar&ograve; sempre riconoscente alla famiglia Semeraro per l'occasione che mi ha offerto ma, pur avendo il contratto col Lecce sino al 2009, a luglio ho preferito chiudere la mia personale sofferenza. Non avrei pi&ugrave; sopportato di metterci la faccia per gestire scelte altrui. Quando Barba mi ha convocato in aeroporto a Bari, in pochi minuti ha arruolato me e Giannini&raquo;. La squadra jonica vanta un bel gruppone di gente esperta, capace, di una certa rilevanza; affiancata a certi giovani veramente di belle speranze. Partiamo dal primo gruppo, dal portiere veterano Geg&egrave; Rossi: &laquo;Quando Barba lo ha invitato a Gallipoli per una chiacchierata, ho cercato di convincere un portiere cos&igrave; esperto a rilanciarsi nel Salento, dove alcuni anni prima era stato prim'attore nel Lecce. Rossi &egrave; una sicurezza ma, attorno al capitano Antonioli, autentico leader, e a un veterano come Savino, si sta formando un gruppo unito, entusiasta di lavorare con un personaggio carismatico come Giannini. Ginestra e Di Gennaro meriterebbero di giocare in categorie superiori: se segneranno 25 gol, il Gallipoli parteciper&agrave; ai playoff. Il gruppo dei giovani? I club di appartenenza credono nelle loro doti, visto che ce li hanno concessi solo con la formula del prestito. Esposito, 23 anni, regista di centrocampo, del Siena, &egrave; maturo, intraprendente e dotato di qualit&agrave;. Ma meritano la vetrina anche l'argentino Zampa e il francese Sissoko dell'Udinese, gli ex romanisti Giacomini e Ianniciello. Aggiungo Marzeglia, attaccante di scuola Milan, che era finito nella B belga: Giannini ha scommesso su di lui e lo abbiamo preso a titolo definitivo. Barba ha accontentato Beppe soprattutto prendendo dal Foggia Mounard, un genietto&raquo;.</p>
L'EDITORIALE
Diretta in streaming con la radiocronaca della partita e la differita.
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CAMPIONATI ITALIANI
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