Data pubblicazione: 03/10/2008 | CRONACA
Nel nosocomio con l'auto rubata, ruba cellulare. 31enne di Carmiano in manette
Antonio Quarta, 31enne, originario di Monteroni di Lecce, ma residente a Carmiano è stato arrestato con le accuse di furto in flagranza e ricettazione. Dopo essersi introdotto nel Vito Fazzi, raggiunto con un'auto rubata, avrebbe rubato un cellulare.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> | Dopo i
topi d'appartamento, e d'auto, si arriva a rubare anche in ospedale.
O meglio, quella di furto è una delle accuse di cui dovrà
rispondere dinanzi a un magistrato un uomo di Monteroni, che proprio
ieri si è introdotto all'interno dell'ospedale col presunto
intento di mettere a segno un «colpo». In realtà,
l'uomo appena entrato in ospedale, dopo aver raggiunto il reparto di
Neurologia del nosocomio «Vito Fazzi» di Lecce, avrebbe
tentato di rubare un cellulare. Solo che poi è stato
inseguito, bloccato e arrestato. Ma andiamo con ordine. Antonio
Quarta, di 31 anni, originario di Monteroni di Lecce, ma residente a
Carmiano, è stato fermato e identificato. Questa notte, al
posto fisso di polizia dell'ospedale è giunta una richiesta
d'intervento. A quanto se ne sa, Quarta si sarebbe introdotto
all'interno dell'ospedale clandestinamente nel reparto di neurologia
con l'intenzione, probabilmente di racimolare qualche cosa di valore.
Dopo aver visto un giubbotto poggiato su una sedia all'interno di una
stanza, si sarebbe introdotto e avrebbe messo mani all'interno fino a
che non ha trovato un telefono cellulare, che avrebbe tentato di
rubare. Quarta, però, sarebbe stato notato dallo stesso
proprietario del cellulare che si trovava in ospedale per assistere
un parente in una stanza di degenza. Il proprietario del telefono
avrebbe visto Quarta intento a trafugare nel suo giubbotto, tanto che
poi lo ha inseguito per chiedere spiegazioni. Solo che, l'uomo di
Carmiano si è poi dato alla fuga cercando di far perdere le
sue tracce utilizzando le scale antincendio d'emergenza del presidio
ospedaliero. L'uomo derubato ha così allertato la vigilanza, e
le guardie giurate dell'istituto Velialpol sono subito giunte sul
posto unitamente agli agenti di polizia. Il personale della vigilanza
ha notato poi l'uomo aggirarsi nelle vicinanze di una Fiat Uno di
colore azzurro. Antonio Quarta è stato, così,
riconosciuto come l'individuo che poco prima si sarebbe impossessato
del cellulare, che però dopo un primo controllo non è
stato subito trovato.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">A quel punto, gli agenti
della Sezione volanti, che nel frattempo sono giunti sul posto, sono
riusciti a ritrovare il cellulare sotto la Fiat Uno, parcheggiata
all'interno del recinto del Vito Fazzi. Il veicolo poi, sottoposto a
ulteriori accertamenti, risultava essere intestato a una persona di
Monteroni, che dopo esser stata contattata dallo stesso personale
delle volanti avrebbe confermato di aver subìto il furto
dell'auto, da parte di ignoti, dopo averla lasciata regolarmente in
sosta davanti la sua abitazione di Monteroni. Quarta, sottoposto a
perquisizione personale, è stato trovato in possesso di
diversi arnesi per lo scasso. Ed è così che è
finito in manette, con le accuse di furto in flagranza e
ricettazione. Dell'arresto, come da prassi, è stato avvertito
il sostituto procuratore di turno, il pubblico ministero Antonio De
Donno, della Procura della Repubblica del Tribunale di Lecce. Quarta
che dovrà rispondere dinanzi al magistrato, sarà difeso
dall'avvocato Sergio De Filippo del Foro di Lecce.</p>