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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 03/10/2008 | SPORT
Per la Prima Divisione, il «Bianco» non basta più. È emergenza stadio?
Si torna a parlare delle condizioni dello stadio «Antonio Bianco». Che è agibile, ma scomodo, da rinnovare. «Il Comune - sottolinea il sindaco della città Giuseppe Venneri - è pronto ad attivarsi». Anche per rispettare le nuove regole.
di Giorgio Coluccia


<p><!-- @page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } --></p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>GALLIPOLI (dal corrispondente)</strong> | Stadio piccolo, scomodo, poco gradevole. &Egrave; un gran bel problema per il Gallipoli capolista in Prima Divisione girone B. E non si tratta solo di dimensione o gusti. Il &laquo;Bianco&raquo; &egrave; veramente una struttura inappropriata ai fasti calcistici che da anni sta regalando il patron <strong>Vincenzo Barba</strong>, ex sindaco, ex senatore e attuale onorevole del Pdl. Oggi, nel vetusto Comunale, affacciato sulle dorate spiagge del Lido San Giovanni, c'&egrave; l'agibilit&agrave; - come evidenziano i vertici societari - ma la casa del Gallipoli resta comunque inadeguata, angusta, per molti versi fatiscente. Lo sanno bene i tifosi che dalle minuscole tribune hanno una pessima visuale. I pi&ugrave; vedono poco e nulla, le gesta di Ginestra e Co. restano un miraggio. In tutti i sensi.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Non fa eccezione la tribunetta centrale: una decina di scalini in calcestruzzo coperti da esile tettoia dove gli spettatori si accalcano per sfuggire alle raffiche di vento che, in inverno, soffia impietoso in una zona cos&igrave; prossima al mare. Lo scirocco &egrave; un flagello con la pioggia che cade mista a salsedine. In queste condizioni il fondo in erba naturale resta una chimera e il ricorso al prato sintetico &egrave; stata una scelta obbligata. Proprio la pioggia &egrave; diventato l'incubo dei giornalisti. Dirottati in quella che una volta si chiamava Tribuna Prato, per mancanza di postazione adeguata nella Centrale, gli operatori di stampa e televisione, al pari degli spaesati dirigenti della squadra ospite, sono esposti alle intemperie. Sugli spalti, privi di copertura e sprovvisti di tribuna stampa, si fa persino ricorso alle tendopoli per salvare telecamere e taccuini dall'inclemenza del tempo. Inoltre, a breve, si dovr&agrave; provvedere alla sua sostituzione con un altro prato sintetico conforme al nuovo standard &laquo;Fifa 2 Star&raquo;.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">E dire che, alcuni anni fa, il Comune guidato dal sindaco <strong>Giuseppe Venneri</strong> (attualmente in carica) ha speso fior di quattrini in lavori di ammodernamento: 910mila euro per prato artificiale, illuminazione, recinzione e spogliatoi. Uno sforzo che non &egrave; bastato. La citt&agrave; sogna la serie B, ma anche uno stadio degno di questo nome. Qualcuno, in periodo di vacche cos&igrave; magre, suggerisce la formula del project financing. Il sindaco Venneri non si discosta: &laquo;L'ascesa del Gallipoli &egrave; stata talmente prepotente e veloce che non ha dato il tempo all'amministrazione comunale di adeguare la struttura. O meglio, i lavori sono stati fatti - osserva - ma le migliorie apportate non sono sufficienti. Il futuro? A cominciare dal fondo dovremo adattarci alle nuove regole per poter continuare a giocare a Gallipoli, ma credo che non ci saranno problemi perch&eacute; il Comune si sta dando da fare&raquo;.</p>
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