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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 02/10/2008 | INTERVENTI
Cesari chiede chiarezza alla Copersalento:«Si facciano i controlli all’inceneritore»
Il segretario del Partito Democratico di Maglie, Raffaele Cesari, con una lettera aperta indirizzata a tutte le associazioni della città, sollecita una presa di coscienza collettiva della situazione di emergenza ambientale circa il caso Copersalento.
di Marco Palma


<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">MAGLIE | Con una lettera aperta indirizzata a tutte le associazioni della citt&agrave;, il segretario del Partito Democratico magliese, Raffaele Cesari, sollecita una presa di coscienza collettiva della situazione di emergenza ambientale al fine di pervenire ad un&rsquo;azione condivisa. &laquo;Le analisi effettuate da Arpa Puglia sulle emissioni in atmosfera prodotte da Copersalento &ndash; scrive Cesari &ndash; ed il successivo rifiuto dell&rsquo;azienda di sottoporsi ai programmati test di verifica a causa delle ripetute anomalie tecniche dell&rsquo;impianto, hanno dato definitiva certezza ai dubbi e ai sospetti che le popolazioni di Maglie e dell&rsquo;intero territorio vicino nutrivano da anni. Il coinceneritore, posto a ridosso del centro urbano, sprigiona diossine e fumi nocivi per l&rsquo;ambiente circostante e la salute delle persone. Nessuno, ormai, pu&ograve; ragionevolmente negare che quell&rsquo;impianto non risponda ai criteri della migliore tecnologia disponibile e che, se non adeguato in tempi rapidi, dovr&agrave; essere immediatamente dimesso. Una struttura di quel tipo, mal funzionante e obsoleta, costituisce fonte di grave rischio e pericolo, sia che bruci Cdr, sia che bruci sansa o altro tipo di rifiuto combustibile&raquo;. Risale al 16 settembre scorso l&rsquo;ultimo intervento di Raffaele Cesari nel quale, il segretario del Partito Democratico di Maglie, ha evidenziato che i guasti tecnici riportati dalla Copersalento non consentirono di effettuare i rilievi per dimostrare che il dato del mese di maggio, rilevato dalla Arpa Puglia, relativo alla presenza di diossina superiore del 420 per cento ai limiti di legge, fosse inesatto. &laquo;Sembra strano, ma noi tutti abbiamo respirato diossina, stiamo respirando ancora la diossina, forse mangiamo anche la diossina attraverso i prodotti agricoli delle zone vicine allo stabilimento, ma il problema &ndash; diceva Cesari nell&rsquo;ultimo intervento fatto lo scorso 16 settembre &ndash; riguarda tutti e non si presta ad interpretazioni di ordine ideologico o partitico, se non si vuole essere assassini di se stessi&raquo;.<br /><br />A distanza di pochi giorni, Raffaele Cesari prosegue la sua protesta al fine di salvaguardare l&rsquo;ambiente ma, prima di ogni cosa, la salute dei cittadini del comune di Maglie e dei comuni limitrofi. &laquo;Il Circolo di Maglie del Partito Democratico &ndash; continua Cesari &ndash; ha chiesto pubblicamente a Copersalento di rinunciare al piano di gestione che esclude - ma solo per i prossimi sei mesi &ndash; l&rsquo;utilizzo del Cdr, di attivare le dovute garanzie a tutela dell&rsquo;occupazione, di dare immediato corso ad ogni azione e intervento per adeguare i suoi impianti alle condizioni e prescrizione che la legge e le autorizzazioni amministrative dettano in funzione di salvaguardia dell&rsquo;ambiente e della salute pubblica. Ma la nostra azione, da sola, non &egrave; sufficiente. &Egrave; decisivo che questa battaglia faccia un salto di qualit&agrave;, che si allarghi sulla vicenda un&rsquo;ampia e diffusa consapevolezza della cittadinanza e, soprattutto, si apra una grande mobilitazione popolare sulle iniziative da assumere in fretta a tutela dell&rsquo;ambiente e della salute&raquo;. Come &egrave; ben noto, non &egrave; possibile dimostrare scientificamente l&rsquo;incisivit&agrave; dell&rsquo;emissione dei gas prodotti dall&rsquo;inceneritore sull&rsquo;aumento dei casi di tumore ma, sicuramente, si sa che la diossina liberata nell&rsquo;aria nuoce gravemente alla salute dell&rsquo;uomo e, tramite etere, si pu&ograve; trasmettere anche agli animali e ai prodotti agricoli che, una volta contagiati, rappresentano un pericolo non indifferente per l&rsquo;incolumit&agrave; di chi ne fa uso.</p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">Prosegue Cesari: &laquo;Auspichiamo, quindi, un&rsquo;assunzione di responsabilit&agrave; collettiva da parte delle associazioni presenti sul territorio, una comune presa di coscienza della situazione di emergenza, un&rsquo;azione corale e condivisa. Perch&eacute; la questione &egrave; grave, riguarda la salute di tutti i cittadini indistintamente e non pu&ograve; essere rinviata oltre. In questa citt&agrave; in tanti, e per troppo lungo tempo, siamo stati colpevolmente in silenzio. Ma non per questo siamo condannati a respirare diossine o gas venefici oppure a vivere accanto a centrali di incenerimento di rifiuti se queste non offrono ampie garanzie di sicurezza. E nulla pu&ograve; essere imposto in nome di superiori interessi o convenienze quando &egrave; in gioco la salute pubblica. &Egrave; il momento di dire basta! Facciamo sentire &ndash; conclude il segretario del Partito Democratico, Cesari &ndash; con forza e senza paura la nostra voce, pretendiamo rispetto e garanzie per la salute nostra e delle generazioni che verranno, partecipiamo tutti a questa importantissima e civilissima battaglia. Perch&eacute; ora sappiamo e non possiamo pi&ugrave; far finta di niente&raquo;.</p>
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