Data pubblicazione: 02/10/2008 | CRONACA
Sull'ammanco alla Provincia, l'ex dirigente Bisconti non tornerà al suo posto
Lecce. Benvenuto Bisconti, ex dirigente del settore finanziario della Provincia non tornerà al suo posto. Lo assicura il presidente della Provincia, Giovanni Pellegrino, che interviene in una nota a seguito di alcune dichiarazioni lette sulla stampa.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> | Benvenuti
Bisconti non tornerà al suo posto di dirigente. Sul suo caso
arriva una precisazione del presidente della Provincia. Quanto
successo al 45enne di Monteroni che dirigeva il settore servizi
finanziari alla Provincia, ed ex vicesegretario generale temporaneo è
ormai noto. L'ammanco da 240mila euro, di cui si è attribuito
la responsabilità anche dinanzi al giudice, sarebbe da
attribuire al'ex dirigente che di tanto avrebbe versato su conti
correnti bancari a lui riconducibili l'ingente cifra, giustificandola
con difficoltà economiche che avrebbe avuto a suo tempo
(<a href="http://lecce.reteluna.it/portale/articolo.php?id=1086"><strong>http://lecce.reteluna.it/portale/articolo.php?id=1086</strong></a>). In questi
giorni, però, si è parlato di un possibile reintegro
del dipendente provinciale che per intercessione della Giunta avrebbe
potuto tornare al suo posto dopo aver legittimamente restituito il
danaro dell'ente.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">«Ovviamente così
non è» sottolinea il presidente della Provincia,
Giovanni Pellegrino. Il presidente ci tiene a specificare che il
gesto di Bisconti resta comunque inqualificabile, e che di fatto non
potrà essere giustificato restituendo il denaro a chi di
dovere. O meglio, seppur «pentito» di quanto avrebbe
commesso, Bisconti comunque non rientrerà a far parte del
settore finanziario, proprio a seguito di un precedente di cui si
sarebbe macchiato: «Leggo sulla stampa che la deliberazione con
cui la Giunta ha accolto l'impegno del dottor Bisconti a restituire
in tempi brevi le somme sottratte all'ente renderebbe già
possibile discutere sull'opportunità di un reintegro del
Dirigente nell'organico provinciale». Poi sottolinea ancora:
«Chiaramente non è così. Bisconti è
sospeso dal servizio e dall'ufficio prima per effetto di un mio
decreto, poi di una deliberazione della Giunta. Quest'ultima ha
accettato la proposta di restituzione solo in vista delle sue
conseguenze positive sul bilancio dell'ente, ma ha riservato anche la
costituzione di parte civile in attesa dello svolgimento della
vicenda penale, che difficilmente potrà avvenire prima del
termine di questa consiliatura, atteso che tuttora sono in corso
indagini di polizia giudiziaria. Quindi, fino alla conclusione del
giudizio penale, Bisconti resterà sospeso e sarà solo
quella conclusione a rendere possibile la valutazione dei suoi
effetti sull'incarico dirigenziale. Sul punto, dunque, ogni
valutazione e ogni prognosi è allo stato talmente prematura da
essere in sé destituita di fondamento».</p>