Data pubblicazione: 02/10/2008 | POLITICA
«Attenzione agli autovelox. Non siano uno strumento per battere cassa»
L'auspicio del consigliere regionale Antonio Buccoliero, dell'Udeur, che interviene in merito al ripristino dell'autovelox sulla strada statale Lecce-Brindisi. «Il compito dell'apparecchio dev'essere quello di segnalare la velocità degli automobilisti».
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>L'INTERVENTO DI
ANTONIO BUCCOLIERO</strong> | «La sicurezza stradale e il rispetto
del codice della strada devono rappresentare dei punti fermi per le
nostre comunità. Si faccia, però, attenzione a non
confondere strumenti di prevenzione degli incidenti, come i photored
e gli autovelox, in un metodo veloce ed efficace per rimpinguare le
casse comunali». Con queste parole, il consigliere della
Regione Puglia e vicepresidente della VII Commissione Affari
istituzionali, Antonio Buccoliero, interviene dopo le polemiche sorte
attorno in seguito all’autovelox posizionato sulla superstrada
Lecce-Brindisi in un tratto in cui, a circa 40 metri di distanza, ci
sono due segnali verticali con differenti limiti di velocità.
«Nel caso specifico - prosegue Buccoliero - l’evidente
contraddizione di due segnali diversi a pochi metri l’uno
dall’altro, con conseguenti letture differenti dei limiti di
velocità, dimostra come il posizionamento dell’autovelox
all’ingresso del capoluogo salentino debba essere rivisto. Con
questo appare chiaro come l’obiettivo non sia quello di autorizzare
gli automobilisti ad entrare in un centro abitato a 120 chilometri
l'ora, ma di permettere agli stessi di avere chiara la velocità
consentita su quel tratto di strada. Non dobbiamo dimenticare che il
principale ruolo sociale delle sanzioni non è punire, ma
rappresentare un deterrente perché non vengano commesse azioni
dannose per sé e per gli altri. I cittadini, e nel caso
specifico gli automobilisti, devono essere responsabilizzati, in
maniera tale che abbiano piena consapevolezza delle proprie azioni e
delle conseguenze. Va da sé che, nel caso di due diversi
limiti di velocità, questo non avvenga. Le regole da
rispettare devono essere univoche, perché abbiano valore
assoluto. È compito del cittadino informarsi - conclude
Buccoliero - ma anche compito delle amministrazioni comunali fare in
modo che i divieti siano adeguatamente comunicati, perchè si
possa pretendere poi il loro rispetto».</p>
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