Data pubblicazione: 02/10/2008 | CRONACA
Concludevano i lavori sulla casa abusiva nel parco regionale. 27enne denunciato
Gallipoli. Sei persone sono finite nei guai perché ritenute responsabili di aver portato avanti lavori già cominciati su un immobile in località Punta Pizzo, parco regionale Isola di Sant'Andrea. Il proprietario dell'immobile, R.R. 27enne denunciato.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>GALLIPOLI</strong> | Non
sono riusciti nell'intento di riprendere i lavori già
cominciati a suo tempo di un'abitazione abusiva. Un immobile che era
stato interessato dal sequestro già nel 1993, ma sul quale poi
il titolare aveva chiesto la concessione edilizia. L'immobile si
trova all'interno del parco naturale regionale Isola di Sant'Andrea,
in località «Punta Pizzo». Gli agenti di polizia
della sezione volanti, durante un servizio di prevenzione e
repressione dei reati, svolto in città e nella periferia, è
intervenuta nelle ultime ore in quella località per verificare
il notevole movimento di operai che stavano mandando avanti i lavori.
Al momento, al vaglio degli inquirenti, si trovano sei persone.
Appena la pattuglia è giunta in località «Pizzo»,
a seguito di una segnalazione giunta direttamente negli uffici, ha
notato la presenza di operai edili che stavano realizzando lavori
sulla struttura allo stato rustico. Lavori ritenuti dagli agenti
abusivi su un'abitazione che si trova in costruzione, o meglio, che
era stata già costruita a metà, ma che si sarebbe
probabilmente voluto concludere.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Gli agenti hanno notato
una ditta che si era improvvisata, in qualità di costruttori
edili di Taviano, formata dal titolare, e tre operai, un rumeno e un
geometra. Come detto, li hanno colti mentre stavano lavorando sulla
struttura allo stato rustico. Uno degli operai, alla vista della
volante della polizia, ha tentato pure di fuggire, senza però
riuscire nel suo intento perché bloccato dagli stessi agenti.
A quel punto, è stato effettuato un ulteriore completo
accertamento che ha permesso di stabilire che l'immobile era stato
già sottoposto a sequestro nel 1993, perché edificato
senza aver ottenuto la concessione edilizia. A quanto se ne sa, nel
1998, il proprietario aveva richiesto la concessione edilizia in
sanatoria per le opere che erano state realizzate abusivamente, senza
però poter effettuare modifiche costruttive al progetto
originale, perché nel frattempo, l'area su cui sorgeva il
fabbricato era stata inserita all'interno del parco naturale
regionale Isola di Sant'Andrea.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Il rustico, di 180 metri
quadrati, risultava già suddiviso in due parti, con l'evidente
scopo di ricavarne due appartamenti. Nell'abitazione, infatti, erano
state realizzate due differenti fosse biologiche. Considerato tutto
ciò, l'immobile è stato sottoposto a sequestro, per le
opere realizzate ritenute nuovamente abusive, e il proprietario
dell'immobile, R.R., di 27 anni, di Taviano, è stato
denunciato all'autorità giudiziaria per il reato commesso. La
ditta edile e il professionista, che sono stati sorpresi sul posto,
saranno segnalati alle competenti autorità per la verifica
della loro posizione lavorativa. Il titolare dell ditta sarà
segnalato per le gravi carenze sulla sicurezza riscontrate sul
cantiere.</p>
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