Data pubblicazione: 15/06/2008 | POLITICA
Laute parcelle per i consulenti degli enti pubblici. In Salento cifre a cinque zeri
Centinaia di migliaia di euro spesi
dagli enti locali del Salento per consulenze e collaborazioni
esterne. Il ministro della Funzione pubblica, Renato
Brunetta: «I dati si commentano da soli». E c'è
chi guadagna in un anno 286mila euro.
<p style="text-align: justify;"><strong>LECCE </strong>| Spuntano i dati sulle
consulenze nella pubblica amministrazione. Lo aveva preannunciato
qualche tempo fa, e ora, il ministro della Funzione pubblica, <strong>Renato
Brunetta</strong>, pubblica sul web quelli che lui definisce «dati che
si commentano da soli». Nel 2006, in Italia, oltre 1,3 miliardi
di euro. Cifre da capogiro. Brunetta ha usato parole pesanti verso i
«fannulloni», impiegati che per una consulenza arrivano a
prendere migliaia di euro. Tra consulenze e collaborazioni
esterne, in un anno se ne contano circa 250mila. Se dovessimo entrare
nel dettaglio, 396 (lo 0,6 per cento del totale) sono remunerate con
oltre 100mila euro l'anno. Ma la maggior parte delle parcelle oscilla
tra i 500 e i 2500 euro.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Anche in provincia di Lecce le cifre
sono rilevanti. In particolare, andando a sbirciare tra i dati degli
enti locali della nostra provincia, si nota che il Comune di Taviano
può pagare una consulenza anche 4500 euro. Il Comune di
Castrì, una consulenza legale arriva a pagarla quasi 8mila
euro. E c'è il Comune di Lecce, che se non si sa l'incarico,
si conosce la società o la persona fisica a cui è stato
commissionato, e si legge così che a un noto studio di
ingegneri associati di Bari, una consulenza viene pagata 286mila
euro. Ci sono poi consulenti, che per il loro lavoro, stiamo parlando
sempre del capoluogo, prendono 62mila e 400 euro. Per quale incarico,
però, non è dato saperlo, perché nella sua
descrizione è stato utilizzato un più generico «libero
professionista». Ci sono poi altre collaborazioni, dove le
cifre, non meno rilevanti, oscillano tra i 6600 euro e i quasi 8mila
euro. Passiamo ora all'ente Provincia. I compensi per i cori di una
stagione lirica toccano i 138mila euro. Importo previsto ed erogato.
Mentre se andiamo a guardare quanto costa una «ricerca mirata
alla caratterizzazione degli inquinanti nell'atmosfera e delle sue
ricadute sul territorio provinciale» vediamo che il dato tocca
i 40mila euro. Quanto costa, poi, monitorare l'inquinamento
elettromagnetico causato dalle linee di trasmissione della rete
elettrica? 37mila e 500 euro. E ancora, una «convenzione per
prestazione d'opera intellettuale» costa 18mila 700 euro.</p>