Data pubblicazione: 14/06/2008 | CRONACA
Maxi incendio a Villaggio Santa Rita. Forze impegnate da tutto il Salento
Terribile
incendio questo pomeriggio a Villaggio Santa Rita (Galatone).
Notevole il dispiego di forze civili e di volontariato per spegnere
le fiamme. Non si conosce ancora la natura dell'incendio che potrebbe
anche essere di tipo doloso.
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>VILLAGGIO
SANTA RITA (GALATONE)</strong> | Diversi ettari di terreno sono stati bruciati
nella zona di Villaggio Santa Rita (Galatone). Si tratta di una
località che va dalla «Montagna spaccata» fin su
nell'entroterra. Un tratto di macchia mediterranea enorme, se
pensiamo che quella zona confina con la zona protetta di Porto
Selvaggio (Nardò), Lido Conchiglie, «Le Quattro
Colonne», fino alla Serra dell'Altolido, dov'è ubicata
l'antica abbazia di San Mauro, in territorio di Sannicola. Un
territorio vastissimo, ubicato in mezzo a tre strade provinciali: sp
17, 90 e 108.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Erano
le 15,55 quando una chiamata al 115 dei Vigili del Fuoco ha dato
l'allarme. Non è facile organizzare l'intervento in quella
località, perché si tratta di una zona boschiva dove le
infrastrutture sono costituite da piccole stradine di campagna, non
asfaltate. Notevole il dispiegamento di forze, che le ha coinvolte
tutte, se si pensa che molti operatori del volontariato sono
impegnati a Santa Maria di Leuca per la visita del santo pontefice,
Benedetto XVI.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Attualmente
sono impegnati sul posto a spegnere i focolai quattro squadre di
Vigili del Fuoco rispettivamente di Gallipoli, Maglie, Veglie e
Lecce. E poi ancora sono giunti sul posto i volontari della
Protezione Civile settore Antincendi Boschivi di Gallipoli e
Collepasso, una squadra del Corpo Forestale dello Stato, e la Polizia
Municipale di Galatone e Nardò. Al
momento non si può stabilire che si tratti di un incendio
doloso, opera di piromani, né tantomeno si esclude l'ipotesi.</p>