Data pubblicazione: 01/10/2008 | ATTUALITÀ
Taviano, gli anziani potranno contare su un nuovo centro sociale per l'accoglienza
L'inaugurazione è per domani, che è il giorno in cui si festaggiano i nonni. Il Comune ha così concluso i lavori del nuovo centro sociale polivalente, ex mendicicomio della città, grazie a un finanziamente ottenuto dalla Regione.
<p><!--
@page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm }
P { margin-bottom: 0.21cm }
--></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>TAVIANO</strong> | Un
centro polivalente di accoglienza per gli anziani della città.
In occasione della festa dei nonni, giovedì 2 ottobre alle 18,
sarà inaugurato il nuovo centro sociale polivalente di
accoglienza per anziani. Grazie ad uno specifico finanziamento della
Regione (delibera 1411/07) di euro 75.728 euro, il Comune ha concluso
i lavori di recupero dell’ex mendicicomio di Taviano. Domani ci
sarà, dunque, la cerimonia inaugurale alla quale interverranno
il sindaco, <strong>Salvatore D’Argento</strong>, l’assessore ai Servizi
sociali, <strong>Giovanni Piccinno</strong>, l’assessore ai Lavori pubblici,
<strong>Giovanni Pellegrino</strong> e l’assessore regionale alla
Solidarietà, <strong>Elena Gentile</strong>.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">«L’intervento di
recupero architettonico e funzionale del centro - sottolinea
D’Argento - rappresenta oggi l’offerta di un nuovo servizio di
assistenza e di conforto per anziani, disabili e minori per una città
sempre più moderna, efficiente, ricca di servizi e attenta
alle esigenze e alle aspettative di tutti. Non solo. Rappresenta
anche un omaggio alla memoria di Vitantonio Marrocco che intorno alla
fine degli anni venti edificò questo luogo di accoglienza per
gli indigenti e prima di morire lo donò al Comune di Taviano.
Lui amava ripetere: «Lu poveru m’ha rricchiuto, allu poveru
aggiu ddare», perché non ebbe il privilegio di nascere
ricco, ma la fortuna di diventarlo con la sua attività di
mercante ambulante nei paesi del Capo. L’attitudine all’affare e
la fiducia negli acquirenti a cui permetteva di pagare a rate ciò
che acquistavano, gli permisero di accumulare una cospicua somma di
denaro. «‘Ntoni Lista», così lo chiamavano
tutti. Era un uomo modesto ma che in tasca, prima dei soldi, aveva
già le leggi del business, ignorando i libri, ma «leggendo»
le persone. Da qui, la sua umanità e il suo impegno nel
sociale».</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Il sindaco poi aggiunge:
«Colgo l’occasione per fare gli auguri a tutti i nonni,
solide figure che, avendo vissuto pienamente la loro esistenza senza
rimpianti, hanno guadagnato molto in termini di autostima. Ciò
permette loro di interpretare il ruolo come una nuova espressione di
sé e non come un momento in cui «si abbassa la
saracinesca della propria vita». Giorni fa leggevo sul giornale
una frase che mi ha colpito molto e che diceva: «I genitori
sono come zattere, i nonni come navi sicure»: una specie di
assicurazione anche contro gli alti e bassi delle coppie coniugali,
un punto di riferimento importantissimo in caso di separazioni. E
agli occhi del nipote - conclude il sindaco - appaiono l’incarnazione
di tutta una storia familiare, lo sfondo su cui costruire la propria
identità». Per festeggiarli, in piazza San Martino,
giovedì alle 20, il gruppo musicale «Pizzica Salentina».</p>