di Valentina Maniglia
<p><strong>LECCE</strong> | Non è facile per alcuni
residenti leccesi affrontare i primi giorni d'estate. La causa è
costituita dai pollini diffusi nell'aria che provocano particolari
allergie. Il problema è particolarmente sentito da una piccola
quanto consistente parte di cittadini leccesi, quelli residenti nel
quartiere San Pio X, in particolare in via Delle Anime. Con il
fiorire di numerosi alberi di tiglio piantati lungo tutta la strada,
infatti, oltre al piacevole effetto visivo, sono arrivati anche i
primi sintomi di allergia, per chi soffre di queste patologie, e i
primi nervosismi nel vedere automobili, marciapiedi e balconi
letteralmente invasi da resina e parassiti. Ma la reazione degli
abitanti del viale si è fatta attendere solo qualche mese ed
ora, attraverso una lettera indirizzata al sindaco di Lecce, Paolo
Perrone, chiedono all’amministrazione comunale di agire affinché
questo disagio possa terminare.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Nel documento, completo di perizia
ambientale condotta dal professor <strong>Michele Lagrotta</strong>, è
specificato che «gli stessi alberi sono stati oggetto, come
ogni anno, di attacchi parassitari da parte di afidi, resina,
fumaggine, cocciniglia e parassiti, che hanno più generazioni
all’anno», e poi ancora, che «dette piante, per natura
mellifere, durante il giorno ma, in particolar modo, di notte, a
causa dell’umidità, rilasciano una fastidiosa resina che
risulta corrosiva per la carrozzeria delle automobili, nonché
fastidiosa per chi, sotto quegli alberi si trova a camminare» e
che «creano seri problemi di salute a chi è affetto da
allergie o malattie respiratorie». Ma non è tutto.
Qualche giorno fa, infatti, per ovviare alla situazione, si è
tentato di fare una disinfestazione, alle 4,30 del mattino, ma non è
servito a niente: gli indesiderati vicini di casa non hanno
abbandonato i tigli e continuano a rendere i marciapiedi appiccicosi
e l’aria viziata. Inoltre «per gli abitanti dei civici
contraddistinti dai numeri pari il problema è assai più
complesso, in quanto, le radici di detti alberi, essendo gli stessi
stati piantumati ad una distanza inferiore ad un metro dai prospetti
delle case, sono già da tempo penetrate nelle fondamenta dei
palazzi creando evidenti danni strutturali agli immobili». In
più punti del marciapiede è, infatti, possibile vedere
le mattonelle rialzate per la pressione delle radici. La richiesta è
partita dall’avvocato <strong>Gianfranco Castoro</strong>, residente nella via e
resosi portavoce del malcontento dei vicini, e inoltrata in
particolare all’Ufficio Verde di Lecce, che si occupa tra le altre
attività della manutenzione del verde esistente, nella persona
del geometra Pati. Si chiede di agire al più presto con
«interventi specifici e mirati» e, se ancora ciò
non dovesse portare miglioramenti, di sostituire i tigli con «altri
tipi di alberi, con radici a fittone». Sono già state
raccolte numerose firme, le voci di quanti, residenti in questa zona,
vogliono cogliere il meglio e non il peggio dalla verde primavera.</p>