Data pubblicazione: 30/09/2008 | CRONACA
Pannelli antitaccheggio abbandonati. Due iscritti nel registro degli indagati
San Cesario di Lecce. L'accusa è di concorso in smaltimento illecito di rifiuti. Direttore commerciale dell'ipermercato Standa, e il responsabile tecnico della distribuzione Billa A.G., sono finiti nei guai. L'inchiesta aperta dal pm Gagliotta.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>SAN CESARIO DI LECCE</strong> | I pannelli antitaccheggio, ritrovati nel marzo scorso,
apparterrebbero all'ipermercato Standa di San Cesario di Lecce, alla
periferia del capoluogo. Attualmente, a seguito di indagini condotte
dagli agenti della Forestale, nel registro della Procura leccese sono
finite due persone ritenute presunte responsabili dell'abbandono dei
pannelli. L'accusa per cui risultano iscritti è quella di
smaltimento illecito di rifiuti in concorso. Ad essere indagati sono
il direttore commerciale dell'IperStanda e il responsabile tecnico
della ditta responsabile della distribuzione. Il ritrovamento dei
pannelli, come si diceva, è stato fatto dagli agenti del
Comando stazione di Lecce, alle dipendenze del Comando provinciale
della Forestale di Lecce, che aveva rinvenuto diverse decine di
pannelli antitaccheggio di quelli utilizzati nei grandi centri di
distribuzione. Erano stati abbandonati all'interno di una masseria in
disuso, la masseria Giandonato, in agro del comune di Lecce. Un
ritrovamento particolarmente singolare di rifiuti, non certo il
soliti di elettrodomestici, copertoni, mobili a margine delle
provinciali e in discariche abusive.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">È a quel punto che
partirono le indagini, con l'apertura di un fascicolo a carico di
autori ignoti. Gli agenti, a suo tempo, avevano poi attribuito la
proprietà dei pannelli all'ipermercato Standa che si trova
sulla strada provinciale che da Lecce porta a San Cesario. In quel
periodo, infatti, partì una articolata attività di
verifica delle responsabilità delle varie ditte che si
occupano della gestione e della manutenzione dell'ipermercato,
condotta in collaborazione con il Nipaf (Nucleo di investigazione
forestale ed ambientale) di Milano e con il Comando stazione
forestale di Roma. A seguito dell'apertura dell'inchiesta, il
sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecce,
Giovanni Gagliotta, titolare del fascicolo, ha iscritto nel registro
degli indagati il direttore commerciale dell'ipermercato Standa di
San Cesario e il responsabile tecnico della ditta che si occupa della
distribuzione Billa A.G., con l'accusa, appunto, di concorso in
smaltimento illecito di rifiuti. Intanto, gli agenti della forestale,
portano avanti le indagini, e ulteriori accertamenti sono in corso e
potrebbero riportare ad ulteriori risvolti. La Billa A.G. è
una società di diritto austriaco che opera nel settore della
grande distribuzione con sede principale in Austria, e secondaria per
l'Italia a Milano. Di questa fa parte Rewe Group, che è
presente in Italia con 245 discount Penny, 245 filiali Standa, 66
supermercati Billa e 11 profumerie Bipa.</p>
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