di Giorgio Coluccia
<p style="text-align: justify;"><strong>GALLIPOLI</strong> | L'euforia si tocca, si annusa, si respira. Il Gallipoli supera l'ennesimo esame. A voti altissimi. A Perugia, contro una squadra inguaiata fino al collo, vince di misura la quarta partita su cinque disputate (l'unico neo, se così può definirsi, è un pareggio), restando in vetta alla classifica. Squadra imbattuta, imperforabile, cinica, che non lesina ad offrire bel gioco: ormai anche i più scettici non possono non sognare, questa squadra dirà la sua fino alla fine. Domenica, nella sesta giornata, un altro impegno da affrontare con l'adrenalina a mille, volando sulle ali dell'entusiasmo. Al «Bianco», dopo due settimane di assenza viste le due trasferte di fila, arriverà la Paganese. La preparazione dei salentini riprenderà martedì, e l'assente sicuro per domenica si chiama Cangi, il quale dovrà scontare ancora un turno di squalifica. Da verificare le condizioni di Molinari, messo ko, proprio domenica mattina, da un guaio fisico, che ha costretto Giannini a rivedere i piani.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><br />A Perugia, oltre ai tre punti, per mister Gianni anche una gioia doppia, visto che non aveva mai vinto al Curi: «Ero venuto qui più volte con la Roma ed ero quasi sempre tornato a casa a bocca asciutta - ha dichiarato l'ex calciatore e giocatore della Nazionale - si tratta quasi di un evento storico. Nemmeno stavolta qui era facile vincere, contro una squadra forte e che ha appena cambiato allenatore. Sarri ha avuto troppo poco tempo e secondo me il Perugia rientrerà nella lotta per le posizioni che gli competono». Come ormai siamo abituati, s'è visto un Gallipoli pimpante, a tratti sbarazzino. Cosciente di cosa sta mettendo su: «Abbiamo fatto bene anche contro gli umbri. C'è la soddisfazione d'aver visto un gruppo ordinato, efficace, capace di un bel gioco offensivo nel primo tempo e pronta ad amministrare il risultato nella ripresa, senza mai rischiare nulla. Il gruppo è maturo e questo mi conforta al di là della bella vittoria. La promozione? L'esperienza mi dice che non bisogna parlare troppo, specie a inizio campionato Non dobbiamo guardare la classifica, dobbiamo lavorare durante la settimana e i risultati arriveranno». Come da abitudine, più spregiudicato il patron del clu jonico Vincenzo Barba, che sprizza entusiasmo: «Su questo Gallipoli ci stiamo lavorando da tempo e non facciamo le cose tanto per fare: puntiamo a guardare tutti dall'alto in basso.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><br />Con mister Giannini tutto procede a meraviglia e io mi sento autorizzato a programmare traguardi molto ambiziosi. Non ci eravamo nascosti durante l'estate, tanto meno lo facciamo oggi che siamo in testa e con pieno merito». Volto felice, anzi felicissimo è quello del bomber bomber Francesco Di Gennaro, l'autore del gol partita, quello decisivo. Arrivato, cosa non da poco, dopo un digiuno particolarmente lungo: «Finalmente mi sono sbloccato e mi sento l'uomo più felice del mondo. Ma non mi va di spingere troppo in avanti i nostri sogni. I piedi per terra sono la scelta più giusta in questo momento. Certo, non nego che speriamo di fare un bel campionato, perché gli ingredienti tecnici e ambientali ci sono tutti». Al settimo cielo anche Facundo Zampa, centrocampista argentino in prestito dall'Udinese, a Perugia per la prima volta in campo dall'inizio: «Stavolta il tecnico mi ha voluto dare fiducia e credo di aver risposto con una prova niente male. Sono molto soddisfatto perché il Gallipoli è una vetrina troppo importante per le mie speranze. Qui mi piace soprattutto perché andiamo in campo solo pensando a vincere. Non ci sono rinunce preventive».</p>