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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><span style="color: #000000;"><strong>OTRANTO</strong> | Un consiglio comunale straordinario per l'approvazione del
gemellaggio tra la città di Otranto e quella di Betlemme. Si è
tenuto alle 20 alla Sala Triangolare del Castello Aragonese di
Otranto, un consiglio monotematico in seduta straordinaria per
esaminare ed approvare il gemellaggio fra la Città di Otranto
e la Città di Betlemme. Presenti il sindaco Luciano Cariddi e
tutti i consiglieri, il sindaco di Betlemme, Victor Batarseh, il
direttore generale del Comune di Betlemme, Tony Morcos, il direttore
della Conferenza delle Città Storiche del Mediterraneo, <span>Angelo
Miele</span>, il direttore dell’Istituto di Culture Mediterranee
della Provincia di Lecce, Gigi De Luca, e l’assessore provinciale
Luigi Calò. L’iniziativa rientra nell’ambito dei rapporti
di scambio e cooperazione che la Provincia di Lecce, l’Istituto di
Culture Mediterranee, unitamente a vari Comuni salentini (Otranto,
Leverano, Novoli, Trepuzzi, Corsano, Melissano, San Cesario,
Castrignano de’ Greci, Sternatia, Neviano, Alessano, Gallipoli,
Galatina, Carpignano Salentino), e ad alcune associazioni, hanno
attivato nella Terra Santa. La delegazione palestinese si fermerà
nel Salento dal 27 al 30 settembre e parteciperà ad una serie
di iniziative organizzate in alcuni Comuni coinvolti nel progetto.</span></p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><span style="color: #000000;">La
visita nasce dal percorso di cooperazione e amicizia con la
Palestina, ormai in piedi da due anni, che riceverà nuovo
impulso da questo straordinario incontro. Dal 2006, infatti, la
Provincia di Lecce è partner attivo del progetto di
cooperazione «Olivo: coltura e cultura del Mediterraneo»,
che vede tra le attività principali la collaborazione tra
realtà cooperative israeliane e palestinesi impegnate nella
lavorazione dei prodotti dell’ulivo, in particolare nella
realizzazione di saponette d’olio e di oggetti artigianali in
legno. Queste produzioni, oltre ad aver stabilito una relazione
positiva tra le cooperative coinvolte, trovano nel partner italiano,
la bottega del commercio equo e solidale di Lecce, un canale di
commercializzazione verso l’Italia e, quindi, la possibilità
concreta di un sostegno economico. L’altra attività
particolarmente importante è la ripiantumazione di alberi
d’olivo nei terreni intorno al muro di separazione che il governo
israeliano continua a costruire, sebbene ciò abbia costituito
una violazione del diritto internazionale e per questo abbia ricevuto
dure condanne dall’Europa e dall’Onu. In questo progetto di
cooperazione, sostenuto dalla Comunità Europea e dalla Regione
Puglia, la Provincia ha costruito una rete di enti locali che in
questi mesi hanno realizzato iniziative di valorizzazione del
progetto e ospitato i partner israeliani e palestinesi. Attraverso
una di queste iniziative, quella realizzata in collaborazione con
l’Istituto Professionale «Lanoce» di Maglie, è
stata avviata anche una relazione proficua con il mondo della scuola.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><span style="color: #000000;"><br />Inoltre,
la Provincia di Lecce, attraverso l’Istituto di Culture
Mediterranee, ha aderito dallo scorso anno al concerto per la Pace e
per la Vita, che si tiene a Betlemme e Gerusalemme a Natale, promosso
e coordinato dalla Città e dalla Provincia di Roma, che ogni
anno viene trasmesso in diretta da Raitre e che nel 2007 fu trasmesso
anche da Telenorba. Se lo scorso anno quello straordinario evento di
pace e di speranza ha visto il Salento protagonista, attraverso la
musica dei RadioDerwish e la voce di Nabil, quest’anno l’obiettivo
di una rinnovata partecipazione è contribuire all’allestimento
delle luminarie natalizie nella piazza della Natività a
Betlemme. </span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><span style="color: #000000;">Il
fine è anche quello di stabilire due gemellaggi tra il Comune
di Betlemme, il cui sindaco è anche presidente della
Conferenza delle Città Storiche del Mediterraneo, e i Comuni
di Otranto e di Gallipoli, i due Comuni salentini aderenti alla
Conferenza stessa, intenzionati a promuovere scambi culturali e
processi di cooperazione economica con la Palestina e con Israele,
per favorire il dialogo e dunque la pace nel difficile contesto
geo-politico del Medio Oriente. Nei Comuni di Otranto e Gallipoli
l’impegno dei sindaci, sancito da una deliberazione di consiglio
comunale, sarà quello di insediare un Comitato di gemellaggio
aperto alla partecipazione di rappresentanti della maggioranza e
della minoranza consiliare, del mondo della scuola,
dell’associazionismo e del mondo produttivo locale.</span></p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><span style="color: #000000;"><strong>L'INTERVENTO
DI LUIGI GUALTIERI</strong> | Il consiglio comunale di ieri si è
aperto con un breve intervento del presidente <strong>Luigi Gualtieri</strong>:
«Ritengo doveroso rivolgere a nome dell’intero consiglio
comunale un caloroso saluto ed un cordiale benvenuto ai nostri
ospiti. Sono orgoglioso di partecipare, sia in qualità di
presidente di questo prestigioso consesso sia come cittadino di
Otranto, ad un evento che ritengo straordinario per la nostra città,
quello cioè di contribuire a costruire legami di amicizia e
collaborazione tra persone di lingua e costumi diversi, per creare,
al di là delle frontiere, una vera comunità di popoli.
Costruire la pace significa favorire la conoscenza della storia,
della cultura e delle tradizioni dei rispettivi Paesi, per cercare di
indicare ai nostri giovani la strada del rispetto reciproco, della
tolleranza e della libertà».</span></p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><span style="color: #000000;"><strong>IL
SINDACO LUCIANO CARIDDI</strong> | Subito dopo, il sindaco Cariddi ha
rivolto il suo personale saluto alla delazione ospite: «Il
gemellaggio che si sancisce qui oggi è il risultato di un
percorso avviato circa due anni fa, grazie ad un progetto di
cooperazione allo sviluppo tra la Provincia di Lecce ed alcuni Comuni
salentini, tra cui Otranto, e Israele e Palestina. Un progetto che ha
cercato di promuovere diverse iniziative tese a favorire la reciproca
conoscenza, il dialogo e la pace, nel delicato contesto geo-politico
del Medio Oriente. L’obiettivo è quello di stimolare, in
ogni modo possibile, occasioni di incontro e di confronto tra i
popoli dell’area mediterranea. Il contesto in cui oggi viviamo,
caratterizzato spesso da conflittualità, tra est ed ovest, tra
differenti religioni, tra diverse culture, ci obbliga ancor più
a ricercare, ciascuno nell’altro, non le differenze, ma le radici
comuni che ci uniscono. Otranto, da sempre nella sua storia, ha
saputo tessere relazioni, interpretando al meglio il suo ruolo di
cerniera tra due sponde; il suo ruolo di ponte naturale tra Oriente e
Occidente, costruendo su questo la sua identità cittadina.
Abbiamo sempre accolto tutti consapevoli che ogni cultura ha da dare
e da insegnare qualcosa. Il nostro gemellaggio, quindi, deve andare
oltre il pur forte rapporto di fratellanza che sancisce. Dobbiamo
contribuire a ridare centralità all’area del Mediterraneo
nei rapporti internazionali. E per far ciò dobbiamo lavorare
tutti insieme. In tal senso, sarà finalizzata la nostra
partecipazione, nel prossimo mese di novembre, al Forum per la Pace
nel Mediterraneo che si terrà in questa Provincia».</span></p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><span style="color: #000000;"><strong>DALL'OPPOSIZIONE
«FONDAMENTALE IL DIALOGO»</strong> | Successivamente ha preso
la parola il consigliere di opposizione <strong>Francesco Bruni</strong>, del
Gruppo Alleanza per Otranto verso il Popolo della Libertà: «È
un grande onore per questa città e per il nostro gruppo
consiliare partecipare a questo consiglio comunale. La nostra città
si deve confrontare e deve dialogare con le altre città del
bacino mediterraneo, anche se dobbiamo volgere lo sguardo più
lontano, ancora più a Oriente. Ribadire i vincoli di amicizia
o stabilirne di nuovi penso sia una cosa importante per una piccola
comunità come la nostra. Divisione culturale e religiosa non
significa divisione vera, ma può essere un errore che ha
commesso l’umanità. La Cattedrale di Otranto e la Basilica
della natività di Betlemme diventano oggi simboli di questo
scambio». Il sindaco Cariddi ha poi letto la delibera di
Consiglio e si è proceduto alla votazione per approvare il
documento di cooperazione e gemellaggio, già firmato dai
sindaci di Betlemme, di Beit Jala e di Beit Sahour, e che verrà
sottoscritto anche dai sindaci dei Comuni salentini interessati,
oltre che dalla Provincia di Lecce. I consiglieri hanno votato
favorevolmente all’unanimità.</span></p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><span style="color: #000000;"><strong>IL
PRIMO CITTADINO DI BETLEMME, BATARSEH</strong> | Subito dopo, il sindaco
di Betlemme, <strong>Victor Batarseh</strong>, si è detto molto felice
di questa sua visita nel Salento: «È un onore per me e
la municipalità di Betlemme essere qui tra amici. Io vi porto
con me. Porto un messaggio di pace e amore dai luoghi in cui Gesù
è nato. Il primo gemellaggio fra la nostra città e una
città italiana risale al 1958, grazie all’allora sindaco di
Firenze, Giorgio La Pira. La stella di Betlemme da sempre ha mandato
un messaggio d’amore e ancora oggi splende». Il sindaco
Batarseh ha poi parlato dell’importanza della Conferenza delle
Città Storiche del Mediterraneo: «Spero che Otranto si
unirà alla Conferenza. È fondamentale perché
porta messaggi di pace, anche se Israele non fa ancora parte di essa.
Le municipalità e i sindaci possono fare molto di più
per la pace rispetto ai Governi. Sfortunatamente ancora non si arriva
alla pace. A Betlemme abbiamo il muro e a volte sembra di essere in
una prigione. Abbiamo una sorta di pace legale, ma abbiamo bisogno di
quella vera. Betlemme è la città spirituale della
cristianità e Otranto è la cittadina da cui partivano
le navi crociate. Questa è la motivazione che lega queste due
città». <span>Angelo Miele </span>ha ribadito il ruolo fondamentale della Conferenza delle Città
Storiche del Mediterraneo: «Ci siamo adoperati per raggiungere
un obiettivo concreto. Nessuno può pensare di dividere la
città dove è nato Gesù Bambino. Il muro che è
stato costruito rende impossibile la pace e quando verrete a Betlemme
vi accorgerete che la città non vive. C’è molto da
fare e da lavorare». L’ultimo intervento è spettato
all’assessore Calò: «Questi saranno giorni importanti
per il nostro territorio. L’idea è di rafforzare il ruolo
delle città, delle municipalità, rafforzare i rapporti
fra le città e i vari enti, le cooperative, ecc. Sono processi
che favoriscono il conoscersi e il riconoscersi. Penso che la nostra
terra abbia bisogno della Palestina e di Israele». A seguire,
la fase conclusiva del consiglio. Il sindaco Cariddi e il sindaco di
Betlemme si sono scambiati dei doni per ricordare la giornata. Il
presidente Gualtieri ha poi chiuso l’assise. In fondo alla Sala
Triangolare la Cooperativa Sociale Commercio Equo e Solidale di Lecce
ha esposto alcuni oggetti realizzati in Israele e Palestina, come
presepi in legno d’olivo e saponette all’olio d’oliva.</span></p>