Data pubblicazione: 26/09/2008 | CRONACA
Agli arresti domiciliari riceve visita. Scoperte armi e amici con l'eroina
Lecce. Dalla finestra avrebbero comunicato con un giovane di 27 anni sottoposto ai domiciliari. A seguito di perquisizione, poi, sono stati trovati con eroina e coltelli a scatto e serramanico. In tre sono stati denunciati a piede libero.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> | Tutto è cominciato ieri, intorno alle 14,50 in via Ofanto, dove alcune segnalazioni giunte negli uffici dell Questura, avevano fatto notare un continuo via vai di tossicodipendenti. Gli operatori della Volante Quattro, a quel punto, a seguito di alcuni accertamenti avevano rilevato la presenza di alcuni pregiudicati e tossicodipendenti sostare e avere contatti con C.D., un giovane di 27 anni, che poi è stato denunciato a piede libero. Gli agenti delle Volanti avevano notato nella zona la presenza di alcuni pregiudicati e tossicodipendenti sostare lì vicino fino a intraprendere contatti con C.D., che intanto a suo tempo era stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. I contatti con l'esterno, non venivano instaurati uscendo dall'abitazione, piuttosto da una delle finestre di casa, quella della camera da letto, per essere precisi. Gli agenti, dunque, dopo essersi accorti di quanto stava accadendo hanno pensato di andare a dare un'occhiata. Ed ecco che è stato predisposto un apposito servizio di osservazione nel corso del quale sono state notate due persone camminare a passo svelto, e che si erano avvicinati con prudenza davanti alla finestra della camera da letto del 27enne. A quel punto, dopo aver tirato su il braccio, con un segnale hanno bussato alla persiana quasi a mo' di segnale. Il giovane, affacciatosi alla finestra, ha cominciato a dialogare con i due giovani, che probabilmente conosceva già da tempo. Gli agenti sono così intervenuti bloccandoli tutti e tre.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Sia i due che stavano fuori, che l'altro dall'interno dell'abitazione. I poliziotti che avevano intenzione di procedere ad una perquisizione personale, hanno notato uno dei due che tentava di disfarsi di un sacchetto di colore bordeaux con all'interno alcuni monili in oro. I tre fermati sono stati, così, scansionati. E allora, P.M., di 28 anni, disoccupato, non sposato, e già noto alle forze dell'ordine, addosso aveva una modica quantità di sostanza stupefacente. Eroina per l'appunto. E della quale avrebbe riferito agli agenti di esserne il proprietario. All'interno del suo zaino, invece, gli agenti hanno trovato due coltelli a scatto, debitamente nascosti con cura, che si sono costati l'accusa del reato di furto in concorso e detenzione illegale di armi da punta e da taglio. Furto, perché quel sacchetto contenente i monili in oro, di cui avrebbe tentato di disfarsi è risultato provento di un furto che avrebbe messo a segno in precedenza a Magliano, frazione di Carmiano, ai danni di una coppia di coniugi che avevano sporto a suo tempo denuncia. I due coniugi, infatti, hanno riconosciuto subito i monili come oggetti di loro proprietà. La perquisizione poi si è spostata all'interno della camera da letto di C.D., nella quale sopra il mobile porta-tv hanno trovato un pugnale, due coltelli a serramanico, uno dei quali custodito all'interno di un cassetto della scrivania, e l'altro custodito all'interno di un contenitore posto sulla scrivania. Materiale che ovviamente è stato sequestrato. Q.A., invece, il terzo dei tre, di 22 anni, di Magliano, anche lui noto per precedenti di polizia, e disoccupato, è stato denunciato, così come gli altri due, con l'accusa di furto in concorso. Di quanto accaduto poi è stata avvertita l'autorità giudiziaria.</p>
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