Data pubblicazione: 25/09/2008 | CRONACA
Folle corsa in mezzo ai campi per bloccare un ladro d'auto. Fermato dalla polizia
Calimera. Era giunto nel Salento per mettere a segno il furto di un'auto, che però non gli è riuscito. Ad inseguirlo sono stati prima il figlio del proprietario dell'auto rubato, poi due poliziotti in borghese. A Castrì lo hanno bloccato e ammanettato.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>CALIMERA</strong> | Da
Cellino San Marco, nel Salento, finisce la corsa di un ladro d'auto.
Era giunto a Calimera, dove però, gli sono state messe ai
polsi delle manette, per poi accompagnarlo a Borgo San Nicola, il
carcere di massima sicurezza leccese. Giuseppe Casilli, 40 anni, già
noto alle forze dell'ordine, probabilmente per aver avuto qualche
precedente, si è concretizzata grazie alla collaborazione del
figlio del titolare dell'auto che era stata furtivamente setacciata,
e di due poliziotti che hanno agito in borghese. Intorno alle 10 di
questa mattina, Casilli sarebbe giunto nel Salento forse con l'idea
di mettere a segno un colpo che gli avrebbe fatto fruttare un'auto
gratis. Una monovolume, Renault Megane Scenic. La fuga, a quanto
pare, è andata a segno, ma il figlio del proprietario
caparbio, ha voluto intraprendere delle ricerche per cercare di
ritrovarla prima che fosse troppo tardi. L'inseguimento l'ha portato
fino a Castrì, dove il ladro si sarebbe trovato di fronte ad
alcuni mezzi di trasporto che avevano congestionato il traffico
nell'ora di punta.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Un poliziotto di
quartiere intanto, che lavora presso la questura leccese, dopo averlo
rintracciato lo ha seguito fino a che Casilli con ce l'ha fatta più.
Ed è lì che gli sono state strette le manette ai polsi.
La fuga si è conclusa anche grazie all'arrivo di un altro
agente di Castrì che lavora presso la Squadra mobile di Lecce.
Accompagnato in caserma, è stato arrestato e condotto in
carcere, perché il proprietario della Renault intanto, aveva
avvisato i carabinieri.</p>
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