Data pubblicazione: 25/09/2008 | POLITICA
Consorzio Sisri, «ente senza prospettive, perché tanti progetti e previsioni?»
Gli interrogativi di Adriana Poli Bortone sul futuro dell’Asi di Lecce. Il Consorzio Sisri sarebbe in una situazione debitoria. Per questo motivo, la senatrice interviene dicendo che «è inspiegabile che il cda porti avanti progetti e previsioni senza prospettive».
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> | Quella del
Consorzio Sisri, oggetto in questi giorni di analisi, potrebbe essere
una situazione senza ritorno. Lo scorso 27 maggio la senatrice del
Popolo della libertà Adriana Poli Bortone ha rivolto
un'interrogazione con richiesta di risposta scritta al ministro
dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti ed al ministro per
lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, per chiedere di affidare alla
Corte dei Conti una indagine accurata sulla gestione commissariale
dell’ex Asi di Lecce (oggi Sisri) e comunque sugli ultimi dieci
anni di gestione, nei quali il consorzio, come emerge anche dalle
notizie di stampa di questi giorni, ha accumulato una notevole
situazione debitoria. «Se esiste un debito di queste
proporzioni - ribadisce anche oggi Adriana Poli Bortone alla luce del
ritorno in termini di attualità della vicenda - potrebbero
esserci state anomalie gestionali e relativi responsabili su cui è
opportuno rivalersi, liberando gli enti locali da oneri e spese
improprie». La richiesta di una indagine della Corte dei Conti
è correlata anche al fatto che «a fronte di tale debito
- si legge nel testo della interrogazione, che attende ancora la
risposta dei ministri - nessun giovamento è venuto al
territorio in termini di sviluppo dell’area industriale (che,
peraltro, è ancora priva di servizi) e che in regime
commissariale molte operazioni pare siano state portate avanti
soprattutto in termini di dismissione e di alienazione di immobili e
molti incarichi, particolarmente onerosi, pare siano stati affidati
dal Commissario e dai dirigenti». Per questo, sottolinea ancora
la senatrice «è inspiegabile che il consiglio di
amministrazione porti avanti progetti e previsioni (come quelli per
la piattaforma logistica per l’ortofrutta o l’ampliamento di 500
ettari dei terreni) in una situazione di questo tipo, senza alcuna
prospettiva per l’ente e di conseguenza per lo sviluppo del
territorio».</p>
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