Data pubblicazione: 25/09/2008 | SPETTACOLO
Politeama, si apre la stagione sinfonica con le note di Dvorak e Schubert
Venerdì 26 settembre, a Lecce, al teatro Politeama Greco, alle 21, il maestro Elio Boncompagni dirigerà l'orchestra Ico che eseguirà musiche di Dvorak e Schubert. Durante la serata, al pianoforte ci saranno le note del pianista solista Roberto Corlianò.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Dopo l’ampia
programmazione estiva all’aperto, il Teatro Politeama torna ad
ospitare l’ultima tranche della Stagione Sinfonica 2008
dell’Orchestra della Fondazione «Tito Schipa». Il
programma della nuova produzione presenta al pubblico salentino due
grandi pagine del repertorio concertistico e sinfonico. Nella prima
parte troviamo «Concerto in Sol minore per pianoforte e
orchestra opera 33» di Antonin Dvorak, l’unico del
compositore ceco destinato alla tastiera e dedicato all’amico
pianista Karel von Slavkovsky, che lo eseguì a Praga nel marzo
del 1878. Forse perché Dvorak era desideroso di offrire al
solista, peraltro dotato di grandi mani, una pagina memorabile, il
Concerto risulta composizione molto ardua, che molti pianisti
preferiscono non affrontare, e che nella scrittura unisce lo slancio
individualista affidato al pianoforte ad un carattere spiccatamente
concertante, fatto di trame dialogiche e spessori d’insieme. Il
respiro è complessivamente brahmsiano, anche se la mano e la
personalità di Dvorak si stagliano nitidi nella contabilità
boema del secondo tema del primo movimento, nel carattere dialogico e
raccolto del secondo movimento e nel brillante ed estroso Rondò
finale. Solista nell’occasione è il pianista Roberto
Corlianò, docente al conservatorio di Lecce: dopo gli studi
milanesi con il maestro Garilli, il diploma al conservatorio di
Pesaro e diversi corsi di perfezionamento, inizia una intensa
attività concertistica che lo vede protagonista in prestigiose
sale, una attività peraltro già «annunciata»
precocemente quando, a soli 17 anni, aveva interpretato «Totentanz»
di Liszt con l’Orchestra Sinfonica di Milano della Rai presso la
Sala Verdi della stessa città. Vincitore di numerosi concorsi
nazionali e internazionali, suona regolarmente anche in formazioni
cameristiche e in duo con violinisti come Franco Mezzena e Kaori
Ogasawara.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><br /></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">La seconda parte del
concerto propone la «Sinfonia numero 10 “La grande” in Do
maggiore D. 944 di Franz Schubert». Completata nel 1926, viene
inviata da Schubert alla «Società degli amici della
musica» di Vienna per farla eseguire, esecuzione rimandata,
perché giudicata «troppo difficile», così
che l’autore morì senza poterla ascoltare. Fu Schumann a
trovare il manoscritto in casa del fratello di Schubert, Ferdinand, e
fu Mendelssohn a dirigerla a Lipsia nel '39. Ma fu ancora Schumann a
contribuire in maniera decisiva alla conoscenza di quest’opera,
recensendola nel '40 sulla Neue Zeitschrift für Musik, parlando
di «completa indipendenza da Beethoven» e coniando la
celebre definizione di «divina lunghezza». È una
sinfonia nella quale, dopo il soggettivismo tragico ed esasperato
dell’Incompiuta, Schubert vuole proporci una nota di speranza e di
fiducia nell’umanità. Sul podio a dirigere l’impegnativo
programma sale una bacchetta prestigiosa: il maestro Elio
Boncompagni, già direttore all’Opera Nazionale di Bruxelles
(Théater de la Monnaie), direttore artistico e direttore
stabile al Teatro San Carlo di Napoli, direttore generale della
musica della città di Aquisgrana, direttore ospite in
produzioni liriche per Deutsche Oper Berlin, Deutsche Staatsoper
Berlin, Bayerische Staatsoper München, Staatsoper Hamburg,
Teatro Comunale di Firenze, Théâtre de l‘Opéra
a Parigi, molto affermato anche come direttore di concerti sinfonici.
L’appuntamento è alle 21, costo del biglietto è di 5
euro.</p>
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