Data pubblicazione: 13/06/2008 | CRONACA
L'Ostello della Gioventù, poi le alghe maleodoranti. Inaugurazione e sequestro
Nella marina di San Cataldo oltre 4mila
metri cubi di alghe. Quattro funzionari del Comune di Lecce sono
stati denunciati per gestione illecita di alghe marine. Intanto,
stamattina il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, ha inaugurato
l'Ostello della Gioventù.
<p style="text-align: justify;"><strong>SAN CATALDO (LECCE)</strong> | A San Cataldo apre
l'Ostello della Gioventù. È di oggi, infatti,
l'inaugurazione della stagione estiva nella marina di Lecce. Si
tratta di una struttura di proprietà comunale con nove camere
e ventidue posti letto. Aperto nel 2004, l'Ostello della Gioventù
è stato nuovamente inaugurato per aprire la stagione estiva
nella marina. Oltre al sindaco della città di Lecce, <strong>Paolo
Perrone</strong>, questa mattina erano presenti anche la senatrice del Popolo
della Libertà, <strong>Adriana Poli Bortone</strong>, e l'assessore con delega
al Turismo, <strong>Massimo Alfarano</strong>.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>IL PROBLEMA DELLE ALGHE</strong> | Ma nella
marina non è tutto rose e fiori. Così come accaduto
circa un anno fa, nella marina di Torre San Giovanni (Ugento), a
poche centinaia di metri dall'Ostello, nella zona della darsena, sono
accantonati diversi metri quadri di alghe maleodoranti, tirate su dai
fondali della marina. I cumuli, che vi abbiamo documentato con foto,
sono sotto il sole in fase di decomposizione da diversi giorni.
Intanto, i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico hanno
denunciato alla Procura di Lecce quattro funzionari comunali per aver
gestito illecitamente le alghe marine. Si tratta di un procedimento
ora al vaglio del pubblico ministero Giovanni Gagliotta. Le alghe
sono state tirate su, si diceva, dai fondali a seguito dei lavori di
drenaggio e pulizia appaltati dal comune di Lecce per le marine di
San Cataldo e Frigole. Gli accumuli scoperti dai militari del Noe
sono stati sequestrati. Si tratta di tre aree, due private e una di
proprietà comunale per un totale di 4mila e 200 metri cubi di
alghe.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>GLI AMMINISTRATORI</strong> | Da parte degli
amministratori del Comune, a parlare è l'assessore alle
Politiche ambientali, <strong>Gianni Garrisi</strong>: «Non è un settore
di mia specifica competenza – dice – Da parte mia dico che stiamo
provvedendo alla pulizia di tutte le marine, in particolare delle
spiagge libere nel territorio che va da San Cataldo a Casalabate».
L'assessore al Turismo, Massimo Alfarano, intanto, interviene in
merito all'inaugurazione dell'Ostello: «Portiamo avanti un
progetto – dice – L'Ostello appartiene al ricordo e alla memoria
dei leccesi. Oggi – sottolinea – grazie all'attività della
Lupiae Servizi, torna ad essere disponibile. Il nostro target di
riferimento è quello dei giovani. Di quei ragazzi, zaino in
spalla, che viaggiano con la volontà di lasciarsi coinvolgere
e incantare dalla suggestione dei luoghi, dallo spirito dei posti,
dall'incanto che soltanto la conoscenza figlia di un viaggio riesce a
trasmettere». E insiste: «Occorre attivare un percorso
virtuoso che interessa turismo, marketing territoriale, promozione
della fascia costiera. Penso al nuovo portale
internet presentato dalla senatrice Poli Bortone, al progetto «Lupa
di Mare», alle iniziative inerenti i lavori pubblici, alla
grande attenzione che per San Cataldo, Frigole, Torre Chianca,
Spiaggiabella, Torre Rinalda e Casalabate, che sta dimostrando la
giunta».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Anche l'onorevole di An, <strong>Ugo Lisi</strong>, esprime la sua
soddisfazione per l'apertura dell'Ostello: «A
dispetto del suo nome, l’Ostello della gioventù potrà
rappresentare una sosta importante per le persone anziane che
vorranno scegliere Lecce come meta per trascorrere giorni di meritato
riposo. Sono certo che il management dell’Ostello saprà
prevedere politiche di prezzi alla portata anche delle tasche un po’
più leggere di tanti nonni e di tante nonne italiane che
potranno così avere una scelta in più per soggiornare
nel nostro territorio».</p>