Data pubblicazione: 25/09/2008 | CRONACA
Gruppo «Ultrà Lecce», quindici tifosi giallorossi sono finiti sotto processo
Sono stati rinviati a giudizio alcuni sostenitori della squadra giallorossa. Quindici in tutto le persone finite sotto accusa per alcuni fatti che risalgono a dicembre scorso durante la partita Lecce-Bari e altri durante la partita Lecce- Treviso.
<p style="text-align: justify;"><strong>LECCE </strong>| Gli «Ultrà leccesi», il gruppo che supporta i giocatori giallorossi, sono finiti sotto processo. In tutto sono 15 i sostenitori della squadra salentina, Yuri Palazzo, 21enne, e Mirko Verdesca, 32 enne, entrambi di Lecce, dovranno scontare una pena di sei mesi di reclusione. Nei confronti di Vito Baglino, 34enne, di Presicce e Stefano Melli, residente a Lecce, è stata emanata una sentenza di proscioglimento. Gli altri tifosi dovranno presentarsi l’11 novembre, data in cui inizieranno una serie di processi nei confronti dei giovani, davanti ai giudici. Le persone chiamate ad essere giudicate, sono Marco Cannone, 32enne, Renato Orlando, 37enne, entrambi di Morciano di Leuca, Andrea De Mitri, 33enne, residente a Lecce, Tommaso Caputo, Simone Schipa, Rocco Durante, Giancarlo Serio, Stefano Luperto, Alessandro Bosco, Mirko Quarta e Alessandro Chiriatti. Alcuni, dei 15 tifosi, durante l’ultimo pre-partita del campionato di serie B, nel quale il Lecce sfidava in Bari, avrebbero raggiunto l’area dello stadio «Via del Mare», riservata ai tifosi del Bari, dando vita ad una vera e propria rissa, lanciando contro le forze dell’ordine delle bottiglie di vetro e tutto ciò che si trovavano tra le mani. Cannone e De Mitri sono stati prosciolti perché a causa del volto semicoperto da sciarpe e cappelli è stato impossibile affermare la loro presenza. Durante la partita Lecce-Treviso è stato lanciato un fumogeno in campo, in questo caso il responsabile è stato acchiappato, ed è Manuele Fusco, 25enne, residente a Lecce. Il rinvio a giudizio, che inizierà tra meno di due mesi, è stato predisposto dal Gup del Tribunale di Lecce, Ines Casciaro, tramite la richiesta del pubblico ministero, Marco D’Agostino. Nel processo l’Unione Sportiva Lecce e il ministero dell’Interno, non si sono costituiti parte civile. I legali Giuseppe Milli, Andrea Sabatini, Angelo Benedetto e Fabio Valenti lavoreranno insieme nel processo.</p>