Data pubblicazione: 25/09/2008 | CRONACA
Incendia un'auto, forse per vendicarsi. Ma viene visto e segnalato: arrestato 25enne
In manette è finito un giovane di Corsano. Si tratta di Patrizio Forte che durante la notte è stato visto mentre incendiava un'Opel Astra di proprietà di un 35enne del posto. Dopo la segnalazione giunta al 112, è stato individuato e arrestato.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>CORSANO</strong> |
Probabilmente si tratta di un litigio che è degenerato e che
in qualche modo ha portato ad una sorta di vendetta da parte
dell'arrestato. Ma questo è un elemento che accerterà
il magistrato nel momento in cui le indagini e la fase processuale
saranno mature a tal punto da poter accertare quelle che siano le
responsabilità di sorta. Sta di fatto, che quando ad un'auto
viene appiccato il fuoco, per forza di cose, si pensa alla finalità
estorsiva, intimidatoria, o comunque legato a qualcosa di criminale.
In questo caso, però, pare stia prendendo piede il movente del
litigio. In pratica, questa notte, un'auto è andata a fuoco.
Un giovane, dopo aver infranto il vetro posteriore di una Opel Astra,
di proprietà di un 35enne di Corsano, dopo aver tolto il
tappo, avrebbe gettato all'interno dell'abitacolo una bottiglia colma
di liquido infiammabile, che l'ha fatta poi incendiare. Il punto è,
che in quel momeno, da lì passava un cittadino, che l'ha visto
e che lo ha segnalato alle forze dell'ordine. E tanto è
bastato per rintracciarlo e arrestarlo. In manette è finito
Patrizio Forte, un disoccupato di 25 anni, del posto. L'allarme è
arrivato alla compagnia di Tricase, al numero di pronto intervento
112 dei carabinieri. La centrale operativa che ha risposto alla
chiamata e ha raccolto la segnalazione, ha mandato sul posto una
gazzella dei carabinieri, che ha così bloccato l'auto. La
segnalazione è stata chiara. L'uomo dopo aver incendiato
l'auto, si era allontanato su una vettura Fiat di colore verde
chiaro. I carabinieri, individuato e bloccato, hanno scorto Forte
che, a seguito di successive perquisizioni veicolari e domiciliari
effettuate unitamente ai carabinieri della stazione di Corsano sono
riusciti a rinvenire, in un primo momento, un tappo di plastica e del
nastro adesivo che emanavano un forte odore di benzina, probabilmente
quelli utilizzati per il confezionamento della bottiglia incendiaria,
e successivamente, un pezzo dello stesso straccio usato come miccia,
sulla scorta di tali evidenti elementi il giovane è stato
tratto in arresto, con l'accusa di incendio e danneggiamento. Per
questo, dopo tutte le formalità di rito è stato
tradotto presso la casa circondariale di Lecce, Borgo San Nicola.</p>