di Roberto Fonte
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>MELENDUGNO</strong> |
Avrebbe fatto tutto da solo, andandosi a schiantare irreparabilmente.
Morto, perché quell'auto, è così piccola, e
forse con ogni probabilità stava viaggiando come un
proiettile. È finita tragicamente la serata per <strong>Pierpaolo
Conte</strong>, un ragazzo di 28 anni, di Sternatìa. Era a bordo
della sua auto, una semplicissima Smart, che come si sa, è un
tipo di auto comoda in città, soprattutto in fase di
parcheggio. Ma non ne parliamo su strada. A quanto pare, Conte
avrebbe fatto tutto da solo. Erano le 21,30 circa, quando avrebbe
perso il controllo dell'auto, andando a sbattere contro un muretto a
secco, sulla strada provinciale 29 che porta da Calimera a
Melendugno. L'asfalto, viscido, bagnato, sarà stato
probabilmente quello a fargli perdere il controllo del mezzo, col
quale è andato a sbattere rovinosamente. Ma è una
supposizione. Perché di fatto bisognerà attendere, come
da prassi, l'esito dell'esame autoptico, che il medico legale, su
disposizione del magistrato di turno, terrà fra qualche ora.
Intanto, la salma senza vita del giovane Pierpaolo, che è
giunta al nosocomio leccese «Vito Fazzi» è nella
camera mortuaria, dov'è stato portato alle 22, con
un'ambulanza giunta sul luogo del fatale incidente del servizio
sanitario d'emergenza 118. Per tutti i rilievi, sono giunti sul posto
i carabinieri della locale stazione, unitamente a quelli della
compagnia radiomobile di Lecce per tutti i rilievi di rito, che in
queste ore sono impegnati a ricostruire l'esatta dinamica. Non
vorremmo mai essere i primi a dare queste notizie, sta di fatto che
se ci saranno ulteriori dettagli, ve li forniremo nel corso della
mattinata.</p>
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