Data pubblicazione: 24/09/2008 | CRONACA
Sottufficiale della Guardia di finanza arrestato per riciclaggio in concorso
Trapani. Ernesto Fiorito, di 46 anni, di Trapani, ma originario di Gallipoli, è finito in manette perché sorpreso, in flagranza di reato, a rivendere griffes che erano state sequestrate dal nucleo operativo per cui lavorava. È accusato di riciclaggio in concorso.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>TRAPANI</strong> | È
stato arrestato per aver rivenduto merce contraffatta, griffata, che
era stata in precedenza sequestrata. In manette è finito, in flagranza di reato, un
sottufficiale maresciallo della Guardia di finanza, originario di
Gallipoli. Si tratta di <strong>Ernesto Fiorito</strong>, di 46 anni, in servizio a
Trapani da diversi anni, ma come detto originario del comune del
Basso Salento. Fiorito dirigeva il Nucleo mobile della Compagnia di
Trapani delle fiamme gialle. Le indagini sono state condotte dalla
polizia della questura di Trapani, alle quali hanno poi collaborato
anche gli uomini della stessa Guardia di finanza. Il maresciallo, ora
dovrà rispondere in tribunale dinanzi a un giudice,
dell'accusa di riciclaggio in concorso. Il sottufficiale avrebbe
agito, infatti, con persone a lui vicine riciclando merce griffata e
contraffatta. La merce, che sarebbe stata rivenduta, era stata
sequestrata dai militari del nucleo da lui diretto. L'arresto,
intanto, è stato già convalidato dal giudice per le
indagini preliminari. Insieme a lui, è finito in manette un
commerciante, Vito Naso, di 35 anni, residente a Paceco, nel
trapanese. Al sottufficiale vengono contestati anche i reati di
corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio e di rivelazione
del segreto d'ufficio. Le indagini proseguono con l'obiettivo di
chiarire i vari aspetti del traffico illecito «in relazione ai
quali - si legge in una nota della sezione di polizia giudiziaria
della polizia presso la procura - potrebbe profilarsi anche la
responsabilità di altri sottufficiali in servizio presso lo
stesso nucleo della Guardia di finanza di Trapani». Questo
significa che Fiorito avrebbe agito con l'ausilio di altre persone
che, assicura la polizia, sono indagate. Secondo i poliziotti
avrebbero agito in stretto contatto operativo con Fiorito, nella cui
disponibilità è stata rinvenuta e sequestrata, in sede
di perquisizione, merce griffata e contraffatta di illecita
provenienza. Stretti rapporti col militare, poi, sarebbero stati
instaurato anche da due donne, ora coinvolte e a lui legate.</p>