Data pubblicazione: 24/09/2008 | CRONACA
Confiscati beni di un milione di euro ad un esponente storico del clan Tornese
È giunta questa mattina, dopo due mesi, il mandato di confisca dei beni, ai danni di Luciano Polimeno, 47enne di Monteroni, che il 2 luglio scorso erano stati sequestrati preventivamente. Il valore dei beni ammonta ad un milione di euro.
di Marco Palma
<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | Confiscati dalla direzione investigativa antimafia beni per un valore di un milione di euro. L’ordinanza è giunta questa mattina dopo una sentenza penale presieduta da Vincenzo Pellerino. I beni comprendono 4 auto di cui una Lancia Dedra, una Mini Cooper, una Honda Prelude e una moto della stessa marca. Ai veicoli si aggiunge anche un appartamento che si trova in via Santa Caterina da Siena al civico 31 sopra un’attività commerciale all’ingrosso di abbigliamento, anch’essa confiscata. Il tutto è riconducibile a Luciano Polimeno, 47enne di Monteroni di Lecce, considerato dagli uomini della Dia un esponente storico del clan mafioso dei fratelli Tornese e, successivamente, condannato con sentenza definitiva nel 1992 per associazione a delinquere con la sacra corona unita. Il mandato di confisca è solo l’atto conclusivo di un lungo processo che si è concluso stamattina a seguito di numerose indagini, per lo più complesse, eseguite dalla direzione investigativa antimafia di Lecce che, il 2 luglio scorso, sequestrò preventivamente i beni in questione. A Polimeno, che nel ’94 fu vittima di un attentato nel corso del quale rimase gambizzato, sarà applicata, per i prossimi quattro anni, la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.</p>