Data pubblicazione: 23/09/2008 | SPETTACOLO
«Un artista che produce film di grande impatto emotivo e di rilevanza sociale»
Adrian Paci, ospite di Sound Res 2008, ha vinto il primo premio della XV Quadriennale di Roma, con l'opera video Centro di Permanenza Temporaneo. Per la giuria che lo ha premiato, si tratta di «un lavoro di grande tensione cinematografica».
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">L'artista Adrian Paci,
ospite di Sound Res 2008, ha vinto il primo premio della XV
Quadriennale di Roma con l'opera video Centro di Permanenza
Temporaneo (2007). Per la giuria del prestigioso premio, quello di
Paci è «un lavoro di grande tensione cinematografica
(...) una profonda riflessione di rilievo sociale su una problematica
che da sempre accompagna l'emigrazione. Un film di forte impatto
emotivo» (il video è stato prodotto con il supporto di
Lucas Artits Programs di San Francisco, ideati e diretti da Gordon
Knox). Adrian Paci, che nel 2007 era a Polignano a Mare per ricevere
un altro importante premio, intitolato a Pino Pascali, ha vissuto per
due settimane alla Loop House di San Cesario di Lecce e partecipato
al programma a cura di David Cossin, Luigi Negro e Alessandra
Pomarico. Durante la residenza ha lavorato con il regista salentino
Mattia Epifani al montaggio di un'opera in video ancora inedita, che
porterà la co-produzione di Sound Res. Ha inoltre preso parte
al programma Dov'è Casa, Conversazioni sul Nomadismo
Contemporaneo tenutosi all'Eos Hotel di Lecce dove ha presentato il
proprio lavoro e la propria visione poetica ad un pubblico attento.
Una serie di interviste raccolte durante la sua permanenza in Puglia
confluiranno in una pubblicazione. L'artista ritornerà presto
nel Salento per realizzare e presentare nuove opere in collaborazione
con Sound Res.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Adrian Paci, nato a
Scutari nel 1969, arriva in Italia negli anni 90 a seguito del
tracollo economico e civile dell'Albania; è oggi tra gli
artisti più stimati e affermati nel panorama mondiale
dell'arte contemporanea, partecipando a Biennali e realizzando
mostre personali in tutto il mondo; le sue opere arricchiscono le
collezioni dei più rigorosi musei, fondazioni e gallerie
internazionali. Attraverso la pittura, il video, le installazioni e
la fotografia, Adrian Paci riprende situazioni e personaggi legati
alla sua terra d'origine, alla sua cultura, raccontando storie
private che riflettono drammi collettivi. La sua opera indaga
problematiche complesse, dalla forte carica sociale, legate allo
sdradicamento, alla memoria, all'identità, al senso di perdita
e di ricostruzione, alla trasformazione perenne, a partire da un
materiale intimo e familiare che diventa, nel suo linguaggio, ricerca
dell'universale e riflessione sulla condizione umana. Con una visione
estetica e un approccio che gli consentotono di lavorare nelle
tensioni senza risolverle. Tra i lavori più emblematici
Albanian Stories, Piktori, Klodi, Believe me I'm an artist, After the
Wall there are some Walls, Turn On, Flesh Mercedes, Per Speculum,
Centro di Permanenza Temporanea.</p>
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