Data pubblicazione: 23/09/2008 | CRONACA
Estorcevano denaro a imprenditori leccesi. Condannate 3 persone
Olviero Centonze è stato condannato a 6 anni e 2 mesi, mentre Giuseppe Manne e Alessio Pallara dovranno scontare una pena di 4 anni e 6 mesi. I tre leccesi sono ritenuti i responsabili di racket compiuto ai danni di alcuni imprenditori leccesi.
<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | È stato condannato con il rito abbreviato il gruppo di malviventi che estorceva denaro ai commercianti di Lecce, Castromediano e Cavallino. La condanna di 6 anni e 2 mesi è stata inflitta a Oliviero Centonze, 38enne, residente a Lecce, accusato di essere il capo del clan composto anche da Giuseppe Manna, 40enne, e Alessio Pallara, 32enne, entrambi residenti a Lecce. Anche gli ultimi due dovranno scontare una pena di 4 anni e 6 mesi. Il pm Francesca Miglietta rappresentante della pubblica accusa, aveva chiesto 8 anni per i tre giovani, ma il gup del tribunale di Lecce, ha dichiarato tutt’altra sentenza, assolvendo i tre giovani dall’accusa di danneggiamento. Le indagini, curante dai carabinieri della compagnia di Lecce, coordinate dal capitano Luigi Imperatore, hanno portato alla luce alcuni fatti di racket, svolti a giugno 2007. I tre avrebbe chiesto ad alcuni imprenditori cifre mensili da mille a oltre 2mila euro. I commercianti, in particolare di concessionarie d’auto, hanno combattuto la paura sporgendo regolare denuncia nei confronti dei tre giovani.</p>