Data pubblicazione: 19/09/2008 | INTERVENTI
La Provincia di Lecce quest’oggi a Barcellona per sostenere le vittime di tratta
È stato aperto oggi il quinto Two-Day Meeting a Barcellona, in Spagna. La Provincia di Lecce ha presentato il progetto per sostenere le vittime della prostituzione. Presente la vicepresidente della Provincia di Lecce, Loredana Capone.
<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | Si è aperto questa mattina il 5° Two-Day Meeting a Barcellona, in Spagna, in cui la Provincia di Lecce ha presentato il progetto Enat 2, European network against traffic. Alla presenza del ministro dell’Interno della Catalogna Joan Sura i Laporta e del Procuratore generale del Tribunale superiore di giustizia della Catalogna Teresa Compte, la vicepresidente della Provincia di Lecce, Loredana Capone, ha portato il saluto dell’Ente, soggetto capofila del progetto. «L’incontro di Barcellona - ha dichiarato nel suo saluto Loredana Capone - rappresenta un punto di arrivo importante e strategico del progetto. Importante perché segna una tappa di un percorso iniziato nel 1999, con il progetto Libera, programmi di assistenza e protezione sociale per donne vittime della tratta a scopo di sfruttamento sessuale. Strategico perché concretizza una estesa rete di cooperazione transnazionale tra soggetti pubblici e privati coinvolti nel contrasto al trafficking e nella protezione e tutela delle vittime, strategico, altresì, perché condividere e concordare pratiche di cooperazione con magistrature, forze dell’ordine, servizi di assistenza alle vittime, costituisce un modello di buona prassi esportabile in altri contesti. Ringrazio il ministro Joan Sura i Laporta per averci accolti qui in Spagna, come ringrazio il direttore dell’Istituto di Sicurezza Pubblica della Catalogna Carlos Gonzalez Zorilla per la sua costante presenza nel progetto Enat fin dal 2005», ha proseguito la vicepresidente Capone. «Questo progetto, che risale al lontano 1999 - continua Capone - si propone di promuovere e consolidare la cooperazione tra le autorità incaricate dell’applicazione della legge, magistrati e forze dell’ordine, che operano nel settore della prevenzione e della lotta alla criminalità organizzata nell’ambito del traffico di esseri umani e sfruttamento sessuale di donne e minori e gli organismi pubblici e privati di assistenza delle vittime. L’individuazione delle migliori pratiche e la concertazione degli interventi volti alla individuazione, protezione, sostegno e tutela delle vittime, rappresenta una risposta alla molteplicità dei modelli e pratiche locali che spesso in assenza di integrazione tra le azioni coinvolte si traducono in un allungamento dei tempi di emersione ed in vere e proprie situazioni di sofferenza per le vittime. Essere qui assieme a tutti i partners, che sin dal primo progetto Enat nel 2005 sono con noi in questo percorso, è un vero piacere ed onore. Ognuno di loro è un punto di riferimento per i sistemi nazionali e transnazionali nell’ambito della tratta di esseri umani. Questa conferenza chiude i meeting previsti dal progetto. Il prossimo 28 novembre ci ritroveremo per la conferenza finale a Venezia. Il miglior modo – conclude Capone - per chiudere questa esperienza è, a mio parere, proseguire in questo percorso, formalizzare questa rete, continuare negli scambi e nella collaborazione tra gli oltre cinquanta esperti coinvolti ed includerne altri».<br /><br />A presentare il progetto Enat 2 è stato l’assessore provinciale allo Sviluppo locale e Politiche Ue, Cosimo Durante, auspicando che a seguito del raggiungimento degli obiettivi si possa dare continuità a tale importante esperienza, verificandone la possibilità anche attraverso l’utilizzo di altre misure di cooperazione comunitarie territoriale 2007-2013. L’assessore Durante ha anche sottolineato l’importanza di proporre il Protocollo di rete tra i diversi progetti della misura Agis agli enti che perseguono per buona parte i medesimi obiettivi, formalizzando in maniera compiuta la rete che si è costituita.</p>