Data pubblicazione: 18/09/2008 | CRONACA
L'ultimo saluto al «capitano» di Calimera, strappato alla vita dalla strada
Calimera. Si è celebrato questo pomeriggio il funerale di Giampiero De Santis, di 19 anni, di Calimera, alla presenza degli amici, dei parenti e dei conoscenti che si sono stretti attorno alla famiglia.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>CALIMERA</strong> | Uno
strazio infinito, con le parole che si fermano in gola. Non c'è
altro modo per descrivere il sentimento nell'ultimo giorno di
<strong>Giampiero De Santis</strong>, il ragazzo di 19 anni, di Calimera, morto
in ospedale, lo scorso 16 settembre alle 18,30. Il giovane, che
viaggiava a bordo di una Ford Focus con lo zio che guidava, dopo
essere uscito fuori strada, probabilmente a causa dell'asfalto
viscido, è andato a sbattere contro il guard rail, tanto da
richiedere l'intervento dei vigili del fuoco, che lo hanno estratto
dalle lamiere. La «Nuova Chiesa di Calimera» era gremita
di gente, questo pomeriggio, quando don Gigi Toma ha recitato
l'omelia. Il corteo, che è partito poco dopo le 17, composto
da parenti, amici, conoscenti e compagni di squadra. Sì,
perché Giampiero era capitano di una squadra di pallavolo, la
«Guido Pavimenti». In paese era molto conosciuto e
apprezzato. «Oggi più che mai - ha detto don Gigi -
sentiamo Gesù così lontano, e non vorremmo che lo
fosse, e ci chiediamo perché». Con l'incidente di De
Santis, il bilancio di vittime stradali, di questa estate salentina,
sale vertiginosamente.</p>
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