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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 18/09/2008 | INTERVENTI
Maniglio interviene sulla riforma scolastica. «Quanti istituti chiuderanno?»
«Le scuole a rischio chiusura sono quelle che, tra materne, elementari e medie inferiori, hanno meno di 500 studenti». Antonio Maniglio, presidente del gruppo consigliare della Regione Puglia del PD, commenta il sistema scolastico di Berlusconi.
<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><strong>LECCE </strong>| &laquo;I colpi di mannaia del governo Berlusconi colpiranno pesantemente il sistema scolastico salentino&raquo;, sono le parole di Antonio Maniglio, presidente del gruppo consigliare della Regione Puglia del Partito Democratico. &laquo;Il decreto 112/08, approvato dal Parlamento, detta i numeri del salasso cui sar&agrave; sottoposta la scuola pubblica: taglio di 8 miliardi di euro nel triennio 2009-2011, riduzione di 87mila docenti e 43mila tecnici, bidelli e amministrativi; rischio di soppressione per 4mila scuole insediate soprattutto nei piccoli comuni. E in provincia di Lecce? I dati pubblicati dal Sole24ore, organo insospettabile, sono quanto mai allarmanti: 975 docenti in meno e 634 lavoratori Ata in meno, totale 1609 posti di lavoro che saranno cancellati. Una scelta irresponsabile &ndash; commenta maniglioche, in una provincia che tenta di risalire la china, manda a casa o<span style="mso-spacerun: yes;">&nbsp; </span>non sostituisce chi va in pensione condannando tanti precari e giovani laureati a dire addio a una possibile occupazione nel sistema scolastico; salvo poi gingillarsi in sofisticate analisi quando i dati del Salento, dal punto di vista occupazionale, hanno il segno meno e il segno pi&ugrave; lo ritroviamo solo nel numero di quanti partono con il computer nella valigia. &Eacute; evidente che questi numeri, oltre a segnalare un emergenza lavorativa, <span style="mso-spacerun: yes;">&nbsp;</span>sottendono un progetto politico chiaro: colpire la scuola pubblica, amplificarne le difficolt&agrave;, limitare il diritto all&rsquo;istruzione. E tutto si tiene. L&rsquo;articolo 67 del decreto 112/2008 d&agrave; mandato al ministero della pubblica istruzione (Roma, alla faccia del federalismo) di predisporre un piano per ridurre in numero degli istituti scolastici attraverso chiusure e accorpamenti di quelli esistenti. Le scuole a rischio chiusura sono quelle che, tra materne, elementari e medie inferiori, hanno meno di 500 studenti. E i conti sono presto fatti: in gran parte dei comuni sotto i 5 mila abitanti non ci sono istituti frequentati da tanti studenti. E siccome in provincia di Lecce i comuni sotto i 5 mila abitanti sono decine e decine sono tutti a rischio-scippo. Cos&igrave; come &egrave; chiaro che se il progetto chiudiamo le scuole dovesse andare avanti le prime<span style="mso-spacerun: yes;">&nbsp; </span>a pagarne le conseguenze sarebbero le famiglie su cui ricadrebbero nuovi e pesanti disagi. Appare necessario, - continua Maniglio - <span style="mso-spacerun: yes;">&nbsp;</span>attivare una grande battaglia civile per garantire il diritto a una istruzione qualificata e pubblica e per impedire che uno dei pochi simboli comunitari dei nostri comuni, l&rsquo;edificio scolastico, venga cancellato dalle scelte infauste del governo nazionale. Insieme ai colleghi consiglieri PD presenter&ograve;, nei prossimi giorni, un ordine del giorno in consiglio regionale per chiedere al presidente Vendola di attivarsi in tutte le sedi e in ogni modo per impedire che la Puglia e il Salento subiscano un&rsquo;altra ferita. Ma &egrave; l&rsquo;insieme delle istituzioni e della societ&agrave; civile che deve mobilitarsi. L&rsquo;allarme lanciato da Cgil-Cisl e Uil e dagli insegnanti &ndash; conclude Maniglio - <span style="mso-spacerun: yes;">&nbsp;</span>va raccolto e rilanciato dagli amministratori comunali, (oggi, non dopo i tagli), dalle associazioni delle famiglie, dalle stesse organizzazioni imprenditoriali. Non c&rsquo;&egrave; di mezzo qualche voto ma la difesa dei livelli occupazionali nella scuola e la sopravvivenza o meno di un sistema scolastico aderente ai bisogni del Salento&raquo;.</p>
L'EDITORIALE
Diretta in streaming con la radiocronaca della partita e la differita.
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CAMPIONATI ITALIANI
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