Data pubblicazione: 11/06/2008 | CRONACA
A spasso con l'auto aziendale e fuori dal lavoro. Un uomo è stato denunciato
Smascherato grazie ad alcuni video, un
dipendente dell'Acquedotto Pugliese usava l'auto aziendale per
questioni personali. Dopo diverse segnalazioni, le indagini. Per lui
una denuncia a piede libero per peculato d'uso e truffa aggravata.
<p><strong>NARDÒ</strong> | Usava l'auto
dell'azienda per uso personale. Un uomo di Nardò è
stato denunciato. Avrebbe utilizzato l'auto dell'azienda per cui
lavora, l'Acquedotto Pugliese, per svolgere cose del tutto personali,
usando l'auto di servizio dal periodo delle ferie, alle festività,
o semplicemente per svolgere funzioni legate alla quotidianità.
L'uomo, probabilmente vessato dal continuo aumentare del costo della
vita, utilizzava l'auto di servizio per andare a fare la spesa, senza
preoccuparsi, a quanto è dato di sapere, dell'usura dell'auto.
Gomme, freni, carrozzeria. Il tutto, con ogni probabilità, a
carico dell'azienda. Un «gioco» durato poco, e al quale
hanno messo fine i carabinieri della compagnia di Gallipoli.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;"><strong>LE INDAGINI</strong> | Tutto comincia con delle segnalazioni
anonime, giunte al 112, dalle quali capiva che l'uomo, C.G., 56enne
dipendente dell'Acquedotto Pugliese, anche nei momenti in cui era
fuori servizio, usufruiva dell'auto aziendale per questioni
personali. Le indagini, poi, sono state condotte dai militari di
Nardò, che le hanno portate a termine anche grazie all'ausilio
di videocamera e «auto civetta». Per diversi mesi, l'uomo
è stato seguito, e in più occasioni pedinato e
osservato per cercare di capire se quelle segnalazioni fossero
fondate, e se effettivamente l'uomo stesse utilizzando l'auto per
fare i suoi comodi. Ed è così, che nonostante le ferie,
le vacanze, i giorni festivi, l'uomo usava l'auto per servizi
straordinari, personali, che nulla avevano a che fare col lavoro. A
quanto è dato di sapere, non è da escludere l'ipotesi
che quelle segnalazioni arrivassero proprio dai colleghi, stanchi di
assistere a quel comportamento. Le indagini, meticolose e
articolate, hanno potuto accertare che quelle segnalazioni fossero
fondate. Gli spostamenti del dipendente Acq sono stati filmati, e
ogni giorni, i carabinieri di Nardò notavano come l'uomo si
recasse presso l'abitazione dell'anziana madre, o a fare la spesa per
la famiglia, sempre fuori servizio. Colto, dunque, in flagranza di
reato, un imbroglio costato al furbo
dipendente dell’acquedotto pugliese una denuncia a piede libero per
peculato d’uso e truffa aggravata di cui dovrà risponderne
dinanzi all'autorità giudiziaria.</p>