Data pubblicazione: 16/09/2008 | INTERVENTI
«Sulla terza eta, serve un nuovo welfare regionale». L'intervento di Adriana Poli
Lecce. Le proposte di Adriana Poli Bortone per il mondo degli anziani in Puglia. «Penso a una consulta, a microcomunità aziendali, Banca Sociale e rete di ostelli turistici. Il sindacato sia un valido erogatore di servizi».
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>L'INTERVENTO DI
ADRIANA POLI</strong> | Per il senatore del Popolo della libertà e
coordinatore regionale di Alleanza Nazionale, Adriana Poli Bortone, è
necessario tracciare in Puglia un nuovo welfare a dimensione
regionale, che abbia precise connotazioni legate al territorio.
Nell’ambito di questa prospettiva ha indicato alcune proposte che
potrebbero riguardare le future strategie politiche ed
amministrative. «Ho partecipato con vivo interesse al convegno
organizzato nei giorni scorsi a Bari da Cgil sul rapporto tra anziani
e politica - sottolinea Poli Bortone - e se gli incontri hanno un
senso dobbiamo trarre da questi degli indirizzi politici utili per le
azioni conseguenti. A parte la considerazione che oggi il sindacato
non può che essere un riferimento come «erogatore di
servizi», occorre comprendere, regione per regione, quali siano
le esigenze di un gruppo sempre più numeroso di persone che
intendono vivere con maggiore serenità la propria età
vedendosi riconosciuto un ruolo decisamente attivo. Credo - continua
- che si debba disegnare un nuovo welfare regionale, con sue
connotazioni identitarie e localistiche. Un welfare che tenga conto
anche di sentimenti e dei riferimenti valoriali. In tal senso penso
sia urgente la istituzione di una Consulta regionale sociale con la
presenza di sindacati, associazioni no-profit, enti locali e
territoriali, che indichi alle Istituzioni regionali un percorso
chiaro da seguire. La Regione potrebbe integrare gli interventi
nazionali di edilizia per gli anziani ed aprire “microcomunità
aziendali” per anziani attivi. Per fare ciò occorre non
soltanto un utilizzo accorto e dinamico dei Por (a quando i bandi?),
ma una forte interlocuzione con soggetti bancari e istituti di
credito presenti sul territorio per dar vita, ad esempio, ad una
Banca Sociale regionale che finanzi strutture per anziani o
intervenga per avviamento di attività. Così come un
progetto interregionale (anche con Paesi del Mediterraneo) per una
rete di ostelli turistici per anziani potrebbe aiutare ad ovviare a
quegli interventi, sempre parziali e spesso tardivi, che gli enti
locali sono costretti a fare per carenza finanziaria. L’arcipelago
anziani - conclude Adriana Poli Bortone - non è solo da
scoprire, ma ancora tutto da interpretare».</p>
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