di Paolo Franza
<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | È stato interrogato nella mattinata di oggi <strong>Benvenuto Bisconti</strong>, il 45enne di Monteroni di Lecce, attualmente in carcere perché accusato dell’ammanco di 250mila euro nelle casse della provincia di Lecce, (<strong><a href="http://lecce.reteluna.it/portale/articolo.php?id=1118">http://lecce.reteluna.it/portale/articolo.php?id=1118</a></strong>). Bisconti era dirigente del settore dei servizi finanziari e vicesegretario generale temporaneo dell’Ente di palazzo dei Celestini. Ad accorgersi della situazione economica della Provincia, è stato proprio lo stesso presidente, <strong>Giovanni Pellegrino</strong>, dopo aver letto una lettera anonima in cui si accusava chiaramente l’operato di Bisconti, Pellegrino ha denunciato subito il caso. Durante l’interrogatorio, Bisconti, assistito dai suoi legali, <strong>Luigi Corvaglia</strong> ed <strong>Edoardo Santoro</strong>, avrebbe confermato le accuse, dichiarando quindi di aver prelevato, un po’ per volta, il denaro contenuto nelle casse provinciali. Durante l’interrogatorio avrebbe anche ribadito quanto, qualche giorno fa, aveva scritto nella lettera inviata ai vertici della Provincia, ovvero, la restituzione dell’intera somma di denaro. Bisconti, iniziò nel 2003 a prelevare delle piccole somme di denaro per risolvere alcuni problemi economici, arrivando, dopo cinque anni, a portare con se, senza nessuna autorizzazione, quasi 250mila euro. Davanti al Gip, <strong>Vincenzo Scardia</strong>, Bisconti avrebbe raccontato la procedura che effettuata ogni qualvolta prelevava delle somme, utilizzandole poi per la costruzione di una casa familiare. Il presidente Pellegrino, dopo aver scoperto l’ammanco, ha sospeso Bisconti in via cautelativa e lo ha invitato a presentarsi davanti al procuratore capo, <strong>Cataldo Motta</strong>, con una denuncia. È stato il giudice per le indagini preliminari, Vincenco Scardia, ha disporre l’arresto per Bisconti.</p>