Data pubblicazione: 15/09/2008 | INTERVENTI
Anche a Lecce, la «Fontana dell’Armonia» invasa da bottigliette e volantini
Nella mattinata di oggi, una quindicina di membri dell’associazione «Casapound Italia», sono giunti a Lecce per riempire la fontana di bottiglie con messaggi inerenti alla situazione Alitalia. Distribuiti anche dei volantini ai passanti.
<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="color: #000000;"><strong>LECCE</strong> | Anche la fontana di Lecce invasa dalle bottiglie. Questa mattina, in 40 città italiane, tra cui anche Lecce, i militanti di «Casapound Italia» hanno riempito le principali fontane di bottiglie contenenti messaggi di aiuto. Messaggi di aiuto delle vittime dell'affondamento di Alitalia: i lavoratori che rischiano il licenziamento e le loro famiglie. La colpa della situazione di sfacelo della compagnia di bandiera è da attribuirsi esclusivamente alla politica e alla gestione clientelare di Alitalia.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Nella mattinata di oggi, intorno alle 10,50, la «Fontana dell’Armonia», situata nelle vicinanze del castello Carlo V, è stata invasa da bottiglie che una quindicina di attivisti hanno gettato e poi hanno consegnato durante la mattinata alcuni volantini ai passanti. «Alcuni dipendenti hanno avuto sì privilegi, ma non saranno di certo questi a pagare. Ad essere licenziati saranno come sempre i più vulnerabili e chi non ha santi in paradiso. Ma in tutto il paese si propaganda l'idea che la colpa sia dei dipendenti. Per mettere contro lavoratore e lavoratore, padri di famiglia contro padri di famiglia. Nessuno fra i dirigenti pubblici con stipendi da sei zeri che negli anni hanno contribuito al fallimento della compagnia pagherà mai. Nessun politico verrà colpito per aver usato Alitalia come cosa propria». I membri dell’associazione continuano a sostenere l’iniziativa «perché il progetto è sempre lo stesso: distruggere l'impresa pubblica per poi svendere ai soliti privati del capitalismo straccione italiano. Un film già visto che ha portato l'Italia a non avere più il controllo di telecomunicazioni e autostrade e che rivedremo ancora, quando si tratterà di svendere ferrovie e sanità pubblica. Invitiamo gli italiani ad aprire gli occhi e a solidarizzare con i lavoratori Alitalia che vivono in questi giorni ore drammatiche. Li invitiamo a riflettere su una nazione che non ha più una sua compagnia di bandiera e che ha perso il ruolo conquistato con gli immensi sacrifici degli italiani che ci hanno preceduto».<span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: small;"></span></span></span></p>