di Giorgio Coluccia
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>GALLIPOLI (dal nostro
corrispondente)</strong> | Terza domenica di campionato, terzo impegno per
il Gallipoli. Il detto, mai come stavolta, è non c'è
due senza tre. Dopo il paio di successi nei primi 180', contro
Pistoiese e Potenza, la squadra di Giannini è di nuovo di
scena al «Bianco» contro gli umbri del Foligno.
L'obiettivo è quello di restare a punteggio pieno, di
sfruttare il turno casalingo e un avversario tignoso, ma non
impossibile da superare. Per restare a punteggio pieno ci vorrà
il solito mix che ha contraddistinto i giallorossi: generosi, capaci
di soffrire, vincenti e anche fortunati. Giocando con quel qualcosa
in più rappresentato proprio da chi sta in panchina, dal
tecnico <strong>Beppe Giannini</strong>, impeccabile fin qui nell'interpretare
le situazioni e innestare quello che veramente serviva a Gegè
Rossi e Co. Si riparte dalla trasferta vittoriosa di Potenza, con
poche novità ma tante convinzioni esplosive.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Contro i neopromossi
umbri, che domenica scorsa hanno perso 3-2 in casa con il Taranto (ma
avevano vinto all'esordio), il modulo sarà il solito, il
collaudato 3-5-2. In porta ci sarà Rossi, davanti a lui il
trio di difesa Bonatti, Antonioli e Molinari. Centrocampo folto,
dedito sia alla copertura, ma anche e soprattutto ad offendere: a
destra Cangi, a sinistra Suriano, in mezzo Esposito, Russo e Mounard.
In attacco la solita coppia d'oro Ginestra-Di Gennaro, con
quest'ultimo pienamente recuperato dopo il differenziato degli ultimi
giorni. Non ci sarà Vastola, ancora sofferente alla schiena,
mentre i jolly in panchina si chiamano Riccardo e Marzeglia. Di
fronte il 4-4-2 del Foligno, che s'aggrapperà al suo bomber De
Paula. Lo start è previsto per le 15, con il fischio d'inizio
dato dal signor La Mura di Nocera Inferiore. Nel bel mezzo
dell'entusiasmo nella città jonica si parla, e si azzarda, per
quanto tempo questo sogno potrà durare. Un inizio sprint, che
però il presidente <strong>Vincenzo Barba</strong> non vuole prendere
per oro colato: «Non illudiamoci, siamo ancora tutti scottati
dalla delusione della scorsa stagione - ha affermato il patron della
società -, quando ormai sembrava scontata la qualificazione ai
playoff. Sbagliando, cercai la svolta con il cambio di allenatore,
senza ottenere i risultati sperati. Anche quest'anno puntiamo a
conquistare un posto per gli spareggi promozione: ma facciamo un
passo per volta».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Nonostante le delusioni
di questi anni, e i propositi puntualmente sfumati ad ogni
campionato, Barba ha avuto la forza di investire per l'ennesima
volta, di rimettere in gioco tutto e più di se stesso: «Non
ho mollato tutto perché intendo realizzare il famoso progetto
«B come Barba - ha attaccato il presidente del club jonico - Ho
rifondato più di qualcosa e sono ripartito con l'ambizione di
sempre e con una sola certezza: il Gallipoli è il miglior
veicolo per il marketing del nostro territorio. Qui dove tutti
parlano e sparlano di calcio, qui dove nessuno vuole, però,
mettere la mano in tasca per investire denaro e partecipare alle
fortune della squadra. Cosa è scattato dentro di me anche
quest'anno? Ho riflettuto a lungo, scoprendo il disinteresse degli
imprenditori locali per il Gallipoli. Ma, nonostante tutto, ho scelto
di ricominciare. Ci hanno pensato il ds Dimitri e il tecnico Giannini
a darmi nuovo entusiasmo: formano una coppia straordinaria. Insieme
cresceranno per il bene del Gallipoli. Il tecnico mi sorprende per il
suo pragmatismo, per la sua abilità nel leggere la partita».
In chiusura una lettura del campionato iniziato da poco: «Con
gli acquisti di Riganò e Biancolino, Ternana e Juve Stabia si
sono portate avanti. Ma io mi tengo stretti i goleador Di Gennaro e
Ginestra e scommetto sulle qualità di Marzeglia e del ragazzo
locale Carretta».</p>
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