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Una proposta di legge dell'onorevole Ugo Lisi per arginare il fenomeno della violenza sessuale. Si tratta di quattro interventi attraverso corsi di formazione per le forze dell'ordine, l'apertura di sportelli, pronto soccorso e case-rifugio.

LECCE | «La violenza contro le donne ha assunto, negli ultimi decenni, una visibilità crescente, suscitando una progressiva attenzione fino a divenire una priorità sia a livello internazionale che nell'ambito dei governi locali». Con queste parole, il deputato salentino del Popolo della Libertà, Ugo Lisi, ha presentato una proposta di legge che prevede nuove norme per il potenziamento della lotta alla violenza sessuale e dei maltrattamenti nei confronti di familiari e conviventi. Gli interventi mirano a combattere la violenza contro le donne introducendo norme più adeguate, potenziando le unità specializzate di polizia giudiziaria presso le questure, per far in modo che il personale sia dotato di formazione appropriata e sia numericamente adeguato ad operare nel proprio ambito. Per questo, sono previsti l'istituzione di corsi di formazione e aggiornamento professionale in materia di violenza sessuale, di abusi contro le donne per le forze di polizia. La creazione presso ogni questura di uno sportello finalizzato al sostegno e all'assistenza dei cittadini in relazione a fenomeni di abusi, maltrattamenti e violenza sessuale. E ancora, la realizzazione presso gli ospedali di speciali sedi di pronto soccorso che dovranno essere aperte 24 ore su 24, e nuclei specializzati per accogliere le vittime, aiutarle a superare il trauma, e affrontare la necessaria procedura per le indagini. Infine, l'attuazione di case-rifugio, gli «istituti Sos», col compito di ospitare temporaneamente quelle persone che subiscono violenza. Svolgeranno funzione di prima accoglienza e forniranno un'equipe specializzata con funzione di sostegno. «È nostro dovere – spiega l'onorevole Lisi – tenere sempre alta la guardia nei confronti di questi episodi. La proposta di legge è finalizzata alla realizzazione di un potenziamento complessivo della lotta contro la violenza sessuale, dato che l'attuale normativa è inadeguata a risolvere e arginare la crescita di questo fenomeno». Poi conclude: «Occorre un segnale concreto, bisogna agire rapidamente promuovendo queste misure contro la violenza sessuale, e i maltrattamenti nei confronti di familiari e conviventi».

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